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martedì 5 luglio 2011

Bilancio sociale 2010 Comune di Padova

Il bilancio on line dal sito del Comune Padovanet

Intervista al sottoscritto in conferenza stampa






di Nereo Tiso
Con grande soddisfazione venerdì 1 luglio è stato presentato alla stampa il bilancio sociale 2010 del Comune di Padova. Erano presenti oltre al sottoscritto, referente per il progetto, il sindaco Zanonato, la collega Paola Lincetto, il vice segretario generale, e le funzionarie che hanno collaborato. Mi sembra un ottimo lavoro che offre strumenti semplici, immediati alla cittadinanza che ha poco tempo ma ha voglia di sapere. Semplificare per capire, chiarire per essere più efficaci nella comunicazione. Quattro le parole chiave: Trasparenza, semplificazione, chiarezza, on line. Trasparenza: mette in evidenza il mandato avuto dato al sindaco dai cittadini all'inizio del quinquennio e i risultati raggiunti; aiuta a capire ciò che l'amministrazione ha fatto nel 2010. Semplificazione: non tutti si curano di leggere e approfondire. Forse non si leggono nemmeno i giornali per mancanza di tempo e forse anche , per poca voglia. Il Bilancio Sociale è sintetico e offre, anche a chi ha poco tempo, schede di rapida lettura su ciò che l'amministrazione ha fatto nel 2010. Chiarezza: il bilancio preventivo è fatto di numeri, capitoli, entrate spese, spesso per i soli addetti ai lavori. Qu,i invece, è essenziale, fruibile immediatamente e ai più. E infine, online: la maggioranza dei padovani utilizza il web, compresi gli anziani nei loro gruppi e associazioni o anche in casa; è uno strumento rapido e immediato; ha dei costi minimi: un grafico per il logo, qualche ora di straordinario, un contratto a termine già in essere; non è un libro che ha costi elevati, è poco fruibile, e, spesso, rimane accatastato assieme a molti altri nelle librerie.
Questa è una sperimentazione naturalmente miglioarbile nei prossimi anni anche con l'aiuto dei cittadini che potranno commentare il Bilancio Sociale nelle pagine di Padovanet nel quale è inserito.

martedì 3 maggio 2011

INTERVENTO RENDICONTO 2010

di Nereo Tiso



Certo è che la discussione del bilancio preventivo è l’atto più importante del Comune in cui si discute delle risorse e della loro collocazione per l’anno in corso. Mentre il Rendiconto ci pone di fronte alle scelte fatte sulla base del bilancio approvato dal Consiglio, in questo caso nel 2010 e come si sia effettivamente realizzato e speso.

Quindi, potrei anche terminare qui il mio intervento visto che non c’è nulla da discutere e dire, solamente, che il bilancio che in questo momento ha valore è quello approvato, appunto qualche tempo fa, sempre da questo Consiglio.

Ma penso comunque, sia importante sottolineare le scelte fatte da questa amministrazione, nonostante le continue e dolorose contrazioni dei trasferimenti di risorse da parte dello stato e della regione sulla spesa corrente e la difficoltà, vista la situazione economica attuale, di procedere alle alienazioni che potrebbero/dovrebbero dare una boccata di ossigeno per sbloccare i cantieri previsti nel piano triennale della opere.

Credo sia davanti gli occhi di tutti l’imponente lavoro a riguardo la viabilità in città e la ciclabilità che ci ha portato ad essere una delle prime città in Italia. Non a caso il numero dei ciclisti che possono viaggiare in sicurezza sta aumentando e può partire dalla periferia ed arrivare direttamente in città. Pensiamo ad asili nido Paltana che hanno offerto nuove opportunità alle famiglie padovane oltre che creato nuovi posti di lavoro in un momento in cui lavoro, per molti, rimane ancora un sogno. Non un’opportunità ma una realtà che trasforma la città e la avvicina al traguardo previsto dal trattato di Lisbona. A questo si aggiungono manutenzione ordinarie e straordinarie, ristrutturazioni e completamenti.

A ciò si aggiunge il completamento di alcuni importanti parchi della città, di significativi impianti sportivi come il pala indoor che non possono che rendere sempre più la nostra città a misura di persona che ne usufruisce in questo momento, ma anche proporla per il futuro dei nostri figli come una città verde e con sempre maggiori e migliori opportunità di fare sport a diversi livelli. Non si possono dimenticare le grandi opere ormai giunte a conclusione (come il capolinea del tram a Pontevigodarzere con parcheggio scambiatore, il completamento della ristrutturazione del Palazzo della Ragione), altre che si stanno per completare come l’imponente ponte Unità d’Italia nei pressi della stazione.

Vorrei ricordare, poi, il lavoro del progetto giovani con le scuole superiori per i viaggi Nella memoria; l’importanza, nonostante le continue ed inesorabili riduzione delle risorse, che la cultura sta avendo per la nostra città con mostre, nuovi format che attraggono migliaia di visitatori. Non ultimo, l’impegno sostenuto dall’amministrazione di mantenere costante il numero e la qualità dei servizi offerta ai cittadini: famiglie in difficoltà, minori non accompagnati, attenzione agli anziani, servizio pasti a domicilio.

Non vorrei dilungarmi su ciò che è stato fatto e su ciò che si sta facendo e si ha in progetto di realizzare per migliorare la nostra città a dispetto di chi (mi riferisco al solito sindaco/onorevole Bitonci), riesce a vedere solo degrado, cercando di nascondere l’impegno di chi sta lavorando per il bene comune. Ma credo che denigrare la propria città da parte di chi si sta preparando, qualora riuscisse a vincere le elezioni, a governarla, stupisce e indigna. Indigna perché non si vuole migliorare ma affossare la città: nessuna proposta degna di questo nome, nessuna idea per un futuro da dare a Padova. Solo insulti e miserevoli riflessioni anche da parte di chi in questa città non ci vive e pretenderebbe di conoscerla. Magari avrà dei suggeritori.

Ma vorrei anche esprimere la mia solidarietà nei confronti del collega Aliprandi cercando di non essere patetico e nemmeno esprimerla per dovere. La violenza è frutto dell’imbecillità madre della bieca e miserevole incapacità di usare la ragione per discutere e non le mani che, vigliaccamente, infliggono sofferenza. Ora tutti dovranno, davanti alla giustizia, assumersi le proprie responsabilità e pagare il dovuto. Su questo non si può né discutere né transigere.

Per ultimo, assieme a tutta la maggioranza, è stato presentato un emendamento al rendiconto riguardante il residuo del bilancio 2009 di circa 966.000 mila euro. Con questo emendamento abbiamo ritenuto di rinviare la somma a Fondo di riserva per le spese e le emergenze dell’amministrazione. Soprattutto non abbiamo voluto che questa somma fosse indirizzata verso un’unica soluzione come pensava la minoranza in forma propagandistica (mense, scuola Tetrarca…) che andrebbe a ridurre la capacità d’intervento. Pensiamo che questa somma debba essere messa a disposizione delle famiglie padovane che si trovano in grossa difficoltà e per tutte le esigenze che si ritengono prioritarie.

Ancora sul gettone...Io il nuovo Paperone




di Nereo Tiso






Posso anche comprendere che c'è, tra i consiglieri, chi vive di menzogne e pensa sempre che i cittadini bevano la loro ipocrisia e le loro falsità. Mi riferisco ai soliti schizofrenici del falso: i leghsiti, in prima fila, Mazzetto, Littamè e il compare di merende Bitonci, e ai prodi Marin e Bordin, ormai rimasti soli e sperduti, in mezzo la nebbia della padania senza più un compagno che li vada ad aiutare. Un vero insulto all'intelligenza! Vorrei ribadire, se qualòcuno non l'avesse ancora capito, che l'adeguamento del capitolo relativo al gettone presenza non significa che ci sarà automaticamente l'aumento. La mormativa vigente è confusa e quella a venire, ancora non si conosce. Quindi, basta chiacchiere e stupidaggini senza senso.
Ma, visto che oggi sono stato recuperato da un quotidiano locale quale futuro Paperone del Consiglio Comunale di Padova (ma ho chi mi precede...beati loro!!!) ho fatto due conti a partire non dalle chiacchiere ma dal CUD 2010 rilasciatomi dal Comune in qualità di Consigliere:
lordo: 3121,20
- 33% (imposizione fiscale)
= 2059,98 : 12 (mesi)
= 171,66 ( netto mensile)
- euro 50 (telefono mese)
=121,66:
- 40,0 (benzina)
= 81,66 (22ore formate da 2 consigli media 5 ore ciascuno; 8 commissioni media 1,5 ore ciascuna)
= 3,71 euro all'ora (conteggio per eccesso)
( se a questo togliamo il 20% che ogni consigliere del PD dà al partito rimangono circa 2,99 euro).
Naturalmente va tolta l'attività sul territorio, le attività con i dirigenti e gli assessori, ecc., che non si conteggiano.
Io non commento ma questo è tanto. Voglio aggiungere che da voci e articoli, la proposta di legge prevede un ulteriore taglio di un ulteriore 7% per i comuni come il nsotro (cosa farà Treviso?). Penso che ogni commento sia superfluo.
Andrò a leggermi il CUD del Comune di Marin e Bordin, che probabilmente hanno percepito per il 2010 quanto il sottoscritto ma con il 30% in meno di presenze effettive in consiglio e forse l'80% in meno nelle commissioni per Bordin e il 100% in meno nelle commissioni per Marin (questi sono dati!!!). Poi leggerò quello della Mazzetto...un bel gruzzolo da Roma ex ladrona.
Non se tutto questo sia servizio alla comunità, ladrociniio nei confronti dei cittadini, responsabilità, impegno. Ognuno trarrà le proprie conseguenze.

Raccolta porta a porta: una grande opportunità




di Nereo Tiso






Questa settimana è iniziata la distribuzione dei bidoncini per la raccolta differenziata a Camin, Granze, San Gregorio Magno e Isola di Terranegra che partirà il 2 maggio. Un'opportunità proposta da Acegas Aps ai cittadini delle zone di riferimento ma, in sostanza, a tutta la città. Già da qualche anno se ne parla ed era già stata avviata anche una certa attività da parte del Comune, del Quartiere 3 e di AcedgasAps per raccogliere informazioni, presentare il progetto, informare i cittadini, ecc. Tutte iniziative che oggi non hanno fatto trovare impreparati i cittadini. Infatti la riunione tenutasi martedì 5 aprile a Camin e 6 aprile a Granze (san Gregorio sarà il 12 aprile e Terranegra il 14 presso le parrocchie) alla presenza dell'assessore Zan e dei tecnici AcegasAps, ha visto la partecipazione di più di 200 persone che si sono mostrate interessate ponendo domande, facendo richieste precise e avendo anche qualche naturale perplessità soprattutto nelle persone anziane che vedono modificato un modo di comportarsi che ormai avevano assimilato: quello della raccolta differenziata conferita nel cassonetto e delle campane stradali. L'inizativa è stata possibile anche perché, per la zona in questione a "compensazione ambientale" (inceneritore-opere di miglioramento della raccoltadifferenziata...), AcegasAps ha versato a suo tempo euro 250.000 che hanno permesso l'acquisto dei bidoncini e dei mezzi con cui procedere alla raccolta.
I cittadini hanno capito che questo loro impegno è l'inizio per una maggiore tutela dell'ambiente, la possibilità di non avere persone dai comuni limitrofi che riempiono i cassonetti stradali, che comunque ci sarà maggiore precisione nella distribuzione dei rifiuti utilizzando con le informazioni che arriveranno a casa dagli operatori con i bidoncini e con le assemblee pubbliche. Una massima disponibilità da parte di Acegas e del settore ambiente di segurie i cittadini, soprattutto dove ci possono essere delle difficoltà, per riuscire ad avere il meno possibile disagi.
La raccolta sarà ancor più facilitata dal calendario distribuito nel quale si potranno consultare giornalmente, con dei colori corrispondenti al coperchio dei bidoni, quale dei 5 bisoni consegnati bisognerà esporre per la raccolta.
Dopo Camin, Granze, san Gregorio e isola di Terranegra, la raccolta porta a porta comincerà anche nella zona di Salboro (probabilmente ad ottobre...). Questo aiuterà il nostro Comune a raggiungere rapidamente l'obiettivo del 50% di raccoltà in città contribuendo in maniera determminante al limite previsto dall'Europa del 65% in provincia. La nostra città ha già raggiunto un ottimo risultato col 42% di raccolta differenziata ed è la prima città delle sue dimensioni in Italia. Diciamo una tappa importante ma che potrà farci avanzare attraverso il porta a porta per raggiungere il traguardo importante del 50% in città e del 65% in Provincia. Naturalmente col contributo di tutti nel migliorare continuamente il servizio.

La solitudine di Marin e Bordin

di Nereo Tiso



Dopo l'esilarante intervento del consgilieri Bordin e Marin anche di questa sera in consiglio, si evidenzia ancor di più il loro isolamento rispetto al gruppo su argomenti quale gettone presenza e orario commissioni. Da una parte è da sottolineare che Salamso, Cavatton e Foresta si sono smarcati dalle loro posizioni appoggiando l'emendamento sui gettoni e dall'altro, il solito tentativo di giustificare la loro cronica assenza dai lavori delle commissioni. Solo le firme raccolte praticamente giornalmente sulla questione gettone da parte di Marin lo fa esistere ancora. Ma in consiglio si evidenzia non solo il suo isolamento assieme a Bordin, ma allo sfaldamento del gruppo PDL che sta cercando il bandolo della matassa. Dopo l'uscita di Cruciato, si vede il consigliere Foresta seduto fuori dai banchi del PDL e avulso dal gruppi e dalle sue decisioni. A questo punto ci si chiede chi è il capo gruppo PDL? Purtroppo, per qualche problema, Salmaso è assente al consiglio e finché il gatto manaca i topi ballano.. In sostanza una critica fatta a chi lavora e cerca la sua dignità e chi cerca di nascondersi dietro la sua ormai divisione senza più direzione per giustificare uno sfaldamento di un gruppo senza capo né coda sai a livello consigliare che cittadino.

venerdì 1 aprile 2011

UN BILANCIO 2011 SOSTENUTO AL 100% DELLA MAGGIORANZA

di Nereo Tiso.
Il 29 marzo alle 22.40 circa, dopo due serata di Consiglio e dopo una lunga maratona di interventi è stato votato il bilancio di previsione per il 2011. La maggioranza compatta e responsabile, con tutti i suoi 25 componenti presenti (24 consiglieri + sindaco), ha votato a favore. Va registrata l’astensione dell’UDC con il consigliere Terranova che ha voluto comunque riconoscere con il suo voto, il lavoro fatto dall’amministrazione. Chi mancava all’appello al momento del voto era la minoranza, presente (7 su 15) per poco più del 50% dei suoi componenti. Opposizione divisa in modo netto anche sull’emendamento tecnico presentato dalla maggioranza sull’adeguamento del capitolo sui gettoni dei consiglieri: gli interventi di Cavatton prima e in modo ancor più netto di Foresta poi hanno dato voce al dissenso manifesto di molti consiglieri PDL sull’intervento Marin del giorno precedente, che ha strumentalizzato la proposta e offeso la dignità di tutti i consiglieri. Fragilità, profonda divisione e faide interne hanno distolto PDL-Lega dal Bilancio stesso e la scarsità di emendamenti proposti ne è la prova. “Una nebbia fitta” è calata sul gruppo PDL sfilacciato nelle sue diverse componenti ormai alla deriva. Nessuna proposta, assenze ai consigli, assenze nelle commissioni; diremo una presenza insignificante per la nostra città. ALCUNE SOTTOLINEATURE SUL BILANCIO 2011 Un dato è certo: il taglio netto dei trasferimenti da parte dello stato pari a quasi € 6,5 milioni redistribuiti tra i vari settori per il 5% medio (ma taglio del 3,46% per il sociale). Un bilancio che ha fatto ogni sforzo per fornire sostegno sociale a chi si trova in difficoltà. Non sono stati ridotti servizi ma riorganizzati mantenendo i servizi essenziali: pensiamo alla riduzione della residenzialità per i minori, all’aumento del numero degli affidi familiari da 102 a 117, all’aumento dei pasti a domicilio per gli anziani facendo sì che questi non entrino in strutture protette. Inoltre l’attenzione alle famiglie con la prossima apertura del nido di Altichiero che ospiterà 60 bambini e creerà 14 nuovi posti di lavoro; la nuova costruzione del nido del quartiere Crocifisso, le nuove palestre delle scuole di Torre e della Scuola Lambruschini a Montà che potranno servire anche il quartiere. Un’attenzione alla ciclabilità, fiore all’occhiello della nostra città, e ai quartieri. Un emendamento del PD, accettato dall’amministrazione, ha previsto una pista ciclabile all’Arcella, la risistemazione di un parco nel quartiere Santa Rita, la riorganizzazione della viabilità in via Cardan a Mortise, la risistemazione del Parcospino a Brusegana, l’inserimento nel piano delle opere triennale di una piccola piazza Granze di Camin, la realizzazione di una rotatoria in Via Chiesanuova/Via Lombroso, la ricerca di un finanziamento col credito sportivo per completare gli spogliatoi di Via Cavalieri,. Tutto finanziabile con alienazioni che dovrebbero a breve, dare qualche risultato importante. Oltre ad una raccomandazione per inserire il WI FI in tutto il centro città. Una sensibilità importante non solo per i giovani. Un bilancio che, nonostante i tagli, darà risposte vere ai cittadini sapendo spendere bene recuperando da chi fa il furbo e da eventuali spese che si possono comprimere. Un gioco di squadra tra consiglieri comunali della maggioranza, circoscrizioni e amministrazione comunale che ha darà frutti importanti dal centro alle periferie.

I senza dimora dopo il freddo




STOP ALLAGAMENTI: INIZIATI I LAVORI PER L’AMPLIAMENTO DELL’IDROVORA DI VOLTABAROZZO

di Andrea Micalizzi - migliorerà la situazione in tutto il bacino Forcellini – Crescini - opera pronta per Lugli
VOLTABAROZZO. La salvezza dalle acque potrebbe arrivare entro luglio. Buone notizie per i residenti padovani dell’area Crescini-Forcellini: il Comune di Padova, in attesa che le promesse del governatore Luca Zaia diventino realtà, ha deciso di finanziare la realizzazione dell’idrovora di Voltabarozzo. Un’opera fondamentale per dare respiro ad una zona che, in caso di piogge forti, si trova spesso in ginocchio. Come successo nel settembre 2009 (nella foto) e nel maggio 2010, ad esempio, con richieste di risarcimento da parte di residenti e negozianti che si aggirano sui 3 milioni e mezzo di euro. Il finanziamento è stato deliberato dalla giunta comunale. «Abbiamo deciso di spostare 880 mila euro del nostro finanziamento già stanziato per lo scolmatore Limenella-Fossetta per la realizzazione dell’idrovora di Voltabarozzo, che scaricherà le acque piovane sul canale Scaricatore. In questo modo, entro la fine di luglio, porteremo a termine i lavori: invece di averne due bloccati (il Limenella-Fossetta e l’idrovora ndr) almeno uno sarà compiuto. Quando in Regione si decideranno a finanziare le opere come devono, potremmo concludere tutto». Il 9 dicembre 2009 la giunta regionale, con l’allora presidente Galan, aveva stanziato per l’opera 950 mila euro: un anno e mezzo dopo i soldi si devono ancora vedere. Rincara l’assessore Micalizzi. «Questa è la situazione: Zaia parla e non ci dà una lira, noi facciamo le opere anticipando i soldi. Qui partono solo le opere dove è il Comune di Padova e l’ATO (con i soldi che i cittadini pagano in tariffa) a mettere i soldi».

L'emendamento a bilancio sui gettoni: Marin un fantasma

di Nerero Tiso
L’emendamento a bilancio relativo all’adeguamento dell’importo del capitolo sui gettoni di presenza dei consiglieri non aumenterà di un centesimo quanto già previsto dalle norme attualmente in vigore, e cioè il gettone rimarrà di euro 45,90 a seduta. L’aumento prudenziale fatto dall’amministrazione non è altro che una stima in attesa del decreto ministeriale che dovrà essere approvato verosimilmente nel prossimo mese di aprile. Possiamo parlare pertanto di atto dovuto in previsione che una legge dello stato, e non una richiesta del comune di Padova o dei consiglieri, sia approvata. L’amministrazione, con atto dovuto, e sulla media dell’importo dei gettoni presenza dei consiglieri di città con all’incirca lo stesso numero di abitanti, ha stabilito l’importo. Tra l’altro, non avendo chiari i dettagli del decreto che è fermo da mesi nelle aule parlamentari e del quale al momento sono trapelate voci anche significative, l’amministrazione ha operato correttamente inserendo a bilancio una somma possiamo chiamarla “di previsione”. Naturalmente, quando sarà approvato il D.L. 78/2010 che dovrebbe determinare il gettone di presenza dei consiglieri comunali, non si farà altro che rispettare la legge e sulla base di quanto previsto il gettone verrà adeguato. Vorrei anche sottolineare che, rispetto a Padova, il comune di Treviso prevede euro 92 per i consiglieri, 120 a Verona e via dicendo. Ci si chiede come in molte città i consiglieri percepiscono il doppio o il triplo. Probabilmente la legge vale solo per qualcuno e non per qualcun altro. Evidentemente il consigliere Marin che pontifica perché il nostro lavoro di consiglieri deve essere un servizio alla città, dovrebbe leggersi l'mendamento e, probabilmente, dovrebbe anche guardarsi allo specchio e sentirsi offeso. Non noi ma la segreteria del consiglio ha decretato, dati alla mano, che il consigliere Marin ha presenziato, al 31 dicembre 2010, a ZERO commissioni. A questo va aggiunto che, da una ricerca fatta dal sottoscritto al 30 di novembre e che le sue presenze in consiglio sono state da pausa caffè tanto che a novembre 2011 non aveva completato quasi il 50% dei consigli. Chi deve vergognarsi è Marin e non chi lavora per questa città. Lui non lo fa.

Intervento in aula per bilancio 2011

di Nereo Tiso Vorrei partire da un dato interessante per il nostro bilancio perché potrebbe essere utile a capire in quale situazione si possono trovare i Comuni e quale incertezze dovranno affrontare per poter dare risposte in maniera sempre più efficace, ai loro cittadini. E non parlo dei cittadini in maggiore difficoltà, ma di tutti i cittadini che, in qualche modo, esigono di vivere serenamente e di non dovere essere costantemente messi di fronte a paure effimere. Questo dato politico proviene da un argomento che è oggi tra gli argomenti in discussione nelle aule parlamentari e spesso strumentalizzato a fini di bandiera: il federalismo. Finora ci hanno messo sul piatto il gretto dei fiumi che, a dir la verità, è un po’ poco per un bilancio comunale. Poi è stato pensato che stabilire centralmente un’imposta periferica, praticamente come succede ora, possa essere una scelta federalista. Sapendo, tra l’altro, che questo nuovo sistema va ad aumentare le imposte per le aziende e che, sostanzialmente, per i comuni, almeno fino al 2014, nulla cambia. E poco cambierà anche a partire dal 2014. Infatti la previsione che possiamo dire già realtà, è di tagli e riduzione di servizi. Diciamo che se è stato fatto un passo in avanti per evitare di pensare al federalismo sulla base della spesa storica è dovuto alla pressione dei parlamentari dell’opposizione. Se non fosse stato così, i comuni più virtuosi come il nostro sarebbero stati ulteriormente penalizzati. Pensiamo solo alla situazione dei finanziamenti al trasporto che, tagliato dal governo e tagliato dalla regione, va ad appesantire ancora di più le sempre più magre tasche dei cittadini. Intanto in questo periodo di transizione nel quale sostanzialmente non si modifica nulla dell’attuale situazione finanziaria dei comuni, il nostro di Comune si trova a fare i conti con le croniche difficoltà di bilancio dovute ai tagli netti dei trasferimenti da parte dello stato. Mancati trasferimenti che per quest’ anno arrivano a quasi 6.500.000 redistribuiti tra i vari settori per il 5% medio. Questo non significa che sono stati ridotti i servizi, ma sono stati riorganizzati evitando l’elargizione dei contributi a pioggia che non sempre hanno l’efficacia sperata. Pensiamo per esempio ai servizi sociali, capitolo importante e dolente nel senso che generalmente, chi rientra in questo capitolo di spesa manca di autonomia e ha necessità di maggiori aiuti rispetto agli altri. Di fatto è stata riorganizzata la spesa, migliorati i servizi, nonostante la riduzione degli stanziamenti sia stata del 3,46% in meno. In sostanza non sono stati tagliati i servizi ma riorganizzati eliminando gli interventi che potevano essere sostituiti da altri meno costosi: pensiamo alla riduzione della residenzialità per i minori, all’aumento del numero degli affidi familiari da 102 a 117, all’aumento dei pasti a domicilio per gli anziani facendo sì che questi non entrino in strutture protette che graverebbe sulla loro situazione generale oltre che, in caso di necessità, anche sulle casse del Comune che dovrebbe farsi carico della retta; pensiamo poi all’aumento dei contributi per le utenze e via dicendo. Uno sforzo importante della nostra amministrazione nonostante i gravi tagli. Vorrei sottolineare come il lavoro fatto in regione da parte del Partito Democratico sia riuscito a far assegnare un contributo al capitolo dei servizi sociali e servizi alla persona di circa 70 milioni di euro che altrimenti sarebbe stato praticamente azzerato: pensiamo ai disabili, agli assegni cura, ai contributi per i ceod. Questo naturalmente potrà rendere la vita meno difficile all’amministrazione nell’affrontare le emergenze e dare risposte concrete ai cittadini più in difficoltà. Ma dobbiamo anche sottolineare come la Regione Veneto abbia praticamente azzerato il capitolo riguardante il contributo per gli asili nido sapendo le difficoltà dei Comuni e l’impegno del raggiungimento delle quote previste dal trattato di Lisbona pari al 30% dei bambini accolti nelle strutture. Nonostante questo e nonostante i tagli governativi si continua ad assolvere i propri impegni aumentano il numero dei bambini che possono accedere alle mense con una loro riorganizzazione nonostante le polemiche del tutto strumentali oltre a continuare la ristrutturazione di vecchi edifici e la costruzione di necessari per migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’educazione. Pensiamo all’asilo nido di Altichiero che ospiterà 60 bambini e creerà 14 nuovi posti di lavoro; alla nuova costruzione del nido del quartiere Crocifisso che inizierà entro quest’anno; alle nuove palestre delle scuole di Torre e della Scuola Lambtruschini che potranno servire anche il quartiere e altre opere in essere. Oltre al recupero di fondi dalla Fondazione CARIPARO per mla messa in sicurezza di almeno una decina tra nidi e materne. Tra l’altro, si è ridotto al minimo il taglio al settore che affronterà una riorganizzazione dei servizi cercando di dare risposte, di eliminare gli sprechi e, soprattutto, di scovare i furbi che hanno un peso non indifferente per le casse del Comune. A questo si aggiunge anche il contributo di Euro 1.500.000 che il Comune dà alle scuole paritarie gestite da enti privati che sono apri a circa il 70% del totale. Contributo che è circa 37 euro per bambino rispetto a quello regionale che è fermo da anni a 15 euro pro capite. Nessun Aumento in Regione nemmeno per il 2011. Nonostante i grandi tagli alla cultura ora in parte ripristinati dal Governo con una mossa a sorpresa e cioè l’aumento delle accise sui carburanti (diciamo mossa antica che va ad incidere in modo importante sulle famose “tasche degli italiani”), la riorganizzazione dei contributi, il peso maggiore dato ai musei, ha permesso comunque di programmare anche importanti eventi e format culturali dei quali i nostri cittadini potranno godere per tutto il 2011. E anche per il 2011 la si rinuncerà all’aumento del numero di km di piste ciclabile. Tra l’altro il numero di km di piste ciclabili è già molto importante tanto da collocarci tra le prime città in Italia per ciclabilità. Un sistema virtuoso di percorsi che partono dalle periferie per arrivare in città. Purtroppo in ragione del patto di stabilità che trova i Comuni più virtuosi e più capaci di una buona amministrazione, penalizzati, quest’anno non si è avuta la possibilità di contrarre un mutuo per riuscire a dare maggiori risposte con maggiori risorse ai cittadini. Nonostante ciò, è stato presentato un maxi emendamento da parte del Partito Democratico accettato dall’amministrazione che va ad aumentare la già importante attenzione che l’amministrazione ha per i quartieri. Naturalmente, gli investimenti previsti saranno finanziati con alienazioni di beni del Comune. Ma. Come sappiamo, in una congettura economica ancora molto difficile, le vendite previste sono ancora ferme non portando ancora i benefici sperati nelle casse del Comune. Benefici che permetterebbero di fare quelle opere che aspettano e che renderebbero la nostra città più accogliente e che andrebbero maggiormente a riqualificare le periferie. E infine il personale. Come sappiamo le norme sono restrittive e prevedono 2 assunti ogni 10 dipendenti andati in pensione. Ma sappiamo anche che sono andati in pensione 17 dirigenti senza riassumerne altri e operando con personale interno con un risparmio di 1,7 milioni. Quindi, quando qualcuno parla che a Padova si sprecano denari pubblici perché si hanno 14 dirigenti in più in organico bisogna rifarsi alla confusione ingenerata dalla legge Brunetta. Tra l’altro, nella stessa situazione si trovano i comuni di Milano, Verona e Treviso. Come mai la Lega non ha protestato anche in quei comuni? Come al solito, la propaganda scomposta è come le bugie: ha le gambe corte. Penso in conclusione, che, nonostante i pesanti tagli, l’amministrazione sia riuscita a contenere le spese comprimibili riorganizzandola, mantenendo un alto rifilo di attenzione nei confronti dei più deboli e della città tutta.

venerdì 28 gennaio 2011

Marin: predica nel vuoto

di Nereo Tiso

L'altro giorno leggo la classifica delle presenze nelle commissioni del quasi sindaco di Padova, tale Marin: ZERO. Un grande risultato per chi si vanta di rappresentare ancora metà dei padovani; un grande lavoro per i padovani che hanno creduto in questo probabile sindaco. Oggi, invece, leggo il suo rito augurale verso l'amministrazione della nostra città: degrado, sicurezza, piazza Rabin. Insomma la solita tiritera di chi vuole, attraverso una ormai vecchia sconquassata propaganda dire ai padovani, che quasi quasi, lui avrebbe fatto meglio di Zanonato. Poveri noi, se ci fosse stato lui! Ma andiamo a puntuazliizare. Sicurrezza? I dati forniti dai carabinieri dicono che in Provincia e quindi anche a Padova i reati sono diminuiti: rapine -23%, furti -6%; violenze sessuali -29%; reati in generale -12%. Sono aumentati gli omicidi passando da 4 a 5. Sono diminuite anche le chiamate al 112 passando da 55.181 a 45.489. Naturalmente, caro Marin. questi sono dati e non chiacchiere come le sue. Piazza Rabin. All'ultima mozione presentata dalla Lega che chiedeva di tutto, Marin se n'è andato molto prima di votare (come moltissime altre volte), come molta parte del suo pseudo-gruppo. Come mai? Tra l'altro, nonostante le sue chiacchiere e quelle del suo gruppo e di altri, il progetto Piazza Rabin va avanti tanto che è arrivata la risposta positiva della sovrintendenza alle modifiche dell'uscita del parcheggio e a breve, anche quella del frontone.
Il tram? Sia sereno, lo faremo, lo faremo, riqualificando la nostra città e riducendo il traffico come per le altre due linee. Il degrado? Ma se non siete d'accordo nemmeno sulla Questura! Vi siete lamentati che si è chiuso il posto polizia dietro la stazione e vi lamentate perché la nuova Questura verrà costruita (speriamo) davanti alla stazione. Ma si metta d'accordo tra sé e il suo pseudo gruppo e il resto dell'opposizione. Un inutile tiritera senza capo né coda. Sempre un immenso sacco di chiacchiere. Anche il carbone sarebbe sprecato per voi. Per Lei? Spero che la vecchietta passi oltre.

Federalismo di Calderoli? Ma mi faccia il piacere.....

di Flavio Zanonato
“Le proposte formulate dal Governo per il "federalismo fiscale municipale" sono lontane anni luce dal testo dell'art.119 della Costituzione, di cui dovrebbero essere l'attuazione: "I comuni... hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, hanno risorse autonome, stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, compartecipano al gettito di tributi erariali riferibili al loro territorio". Questa é la Costituzione Italiana, mentre la proposta del leghista Calderoli é una riedizione ammodernata della "finanza derivata", che si fonda su una distribuzione centralistica delle risorse economiche. Per di più la nuova redistribuzione delle risorse sarà attuata a partire dal 2014, e per i prossimi tre anni i Comuni saranno costretti ad aumentare le tariffe, a tagliare i servizi, non avranno soldi per le manutenzioni e per le opere necessarie a dare una risposta ai bisogni dei cittadini. A pagare, secondo questa impostazione, sarà chi sta peggio: le famiglie che dei servizi pubblici (mense, trasporto, assistenza sociale, ecc) hanno più bisogno! Altro che meno centralismo! Altro che federalismo! Il Governo non riesce ad andare oltre slogan vuoti e gli elettori sono impossibilitati a verificarne il reale contenuto. E' arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, dai principi alle cifre: quanti soldi in meno ci saranno per i Comuni nel 2011 rispetto al 2010? Due miliardi in meno: questo è il federalismo della Lega”.

Comitati mense: mi hanno impedito di parlare. Ma discutiamo.

di Nereo Tiso


Ieri sera, 21 dicembre, al Centro civico di Forcellini si è tenuta un'affollata l'assemblea dei comitati mensa per discutere delle situazioni che si sono recentemente create nelle varie scuole con l'introduzione del piatto unico e con l'eliminazione del biologico. Naturalmemnte un lungo elenco di cose che non funzionano: il cibo è freddo, non piace. è poco ed è poco appetibile, non siamo stati informati in tempo, non abbiamo potuto discuterne, dobbiamo costituire tavoli di lavoro. rifiutare il cibo per un giorno, è troppo costoso, ecc. . Legittimo è protestare, cercare di capire soprattutto perché in mezzo alla bagarre ci sono i bambini, veri fruitori della mensa. Altra questione è muovere accuse gratuite e pesanti e continue nei confronti dell'assessore, assente perché impegnato in un viaggio con l e scuole superiori, e l'amministrazione.
Genitori pronti a stilare documenti, a costruire forum di discussione, a portare idee, ecc. ma... Pur avendo un'idea generale di cosa fare, mi sembrava, a detta anche di molti genitori presenti, che non fosse chiaro l'obiettivo da raggiungere: ritorno allo stato precedente? Ripristinare il biologico? Aumentare le quantità (stabilite da USL e Regione)? Poco chiaro.
All'assemblea ci ha gratificato della sua presenza anche tale Aurora d'Agostino, ex consigliere comunale per i Verdi (falso spinello fumato in Consiglio...ricordate?) e candidata sindaco alle precedenti amministrative. Le sue parole da mamma (o da politico anti amministrazione?):" Tutto fa schifo e vogliono portare i bambini alla fame" . Poi è la volta di Zecchinato, presidente della coop. Il Tamiso che commercia e produce prodotti biologici. Le sue accuse sono pesanti contro l'amministrazione. Parla di illegalità e di qualcosa che non funziona sugli appalti. Mi sembra evidente che il sig. Zecchinato invece di parlare ad un'assemblea di genitori cercando di strumentalizzarli su questioni che riguardano il biologico ma, probabilmente che lo riguardano anche personalmente come produttore, e fare illazioni gratuite, potrebbe rivolgersi alla Procura della Repubblica presentando denuncia.
Alla fine, dopo una lunga lista di attesa e con circa una trentina di persone in sala, mi viene data la parola che, purtroppo mi, viene immediatamente tolta perché rappresentavo un partito politico e l'assemblea è "apolitica" e non vuole essere strumentalizzata. Peccato che prima altri lo avevano fatto abbondantemente (Zecchinato D'Agostino) anche se uno, tra l'altro, non era nemmeno genitore dell'assemblea. Urla e strepiti poco edificanti tra genitori che volevano ascoltare anche il parere di coloro che siedono in Consiglio Comunale e li rappresentano(c'era anche il Consigliere Grigoletto) e altri che gridavano di non volerlo. Uno brutto spettacolo.
Peccato, perché lor signori, almeno i puri dalla politica si agitavano tanto per incontrare i capi gruppo in Consiglio Comunale aspettando la prima 'interrogazione di lunedì. Persa un'occasione per parlare ascoltando anche altre voci potendosi liberamente confrontare.
Mi spiace, ma in una tale confusione si confondono anche le ragioni della protesta. Ho ascoltato e discusso con molti genitori: persone (la maggioranza) pacate e capaci di aprire un confronto vero e sereno con l'amministrazione per apportare le eventuali modifiche alla sperimentazione e con queste, penso, si possa aprire un dialogo. Senza dimenticare, però, che tra il 2011 e il 2012 mancheranno alle casse del Comune 13 milioni di euro. Questo è un fatto e l'amministrazione si vede costretta a fare scelte difficili per tutti.

giovedì 20 gennaio 2011

Mense scolastiche: meglio chiarire


di Nereo Tiso



In questi giorni si sono letti sulla stampa locale non poche interventi sulla questione mense/piatto unico. Naturalmente in prima fila a cavalcare la protesta i consiglieri comunali della Lega, con la solita penosa propaganda (meno tramezzini più cibo ai bambini) e il consigliere Grigoletto del PDL che, addirittura, sembrava fosse andato ad assaggiare il piatto unico. Con quale permesso non si sa… Ma prendo spunto dall’affermazione del consigliere Marin che parla di decisione “imposta ai genitori”. Comunico, per chi non lo sapesse, che sono stati incontrati dall’assessore Piron, tutti i Consigli d’Istituto dei quali fanno parte anche i genitori (anzi, il presidente è un genitore), e questo più volte. E naturalmente sono stati icontrati anche i dirigenti ascolastici che, a loro volta, fanno parte dei Consigli d'Istituto. Come mai la comunicazione non è passata e i genitori non sono stati messi a conoscenza della scelta dell’amministrazione? Tra l’altro sono stati incontrati i sindacati e i vari comitati mensa che si occupano appunto di valutare se il cibo è conforme a quanto previsto. Invito Marin ad informarsi meglio anche sulla questione della qualità e della quantità del cibo. Le grammature sono stabilite dalla Regione Veneto e non dall’amministrazione della nostra città o dall’assessore Piron. Non solo. Alla Regione si unisce, nello stabilire le grammature, anche l’USL visto che, come riferiva la dott.ssa Beatrice dalla Barba, neonatologa e consigliere comunale del PD, con l’aumento dell’obesità nei bambini, il controllo della qualità e della quantità del cibo è fondamentale. Questo, non solo a suo parere, ma anche di un’indagine fatta dalla Regione Veneto nel 2008 dal titolo “Okkio alla salute”. Ma credo che non si dica probabilmente nulla di nuovo. Questo per rispondere a Marin, che da mesi cerca di cavalcare “qualcosa” giusto per dire che è stato candidato sindaco. Ma forse farebbe meglio ad informarsi e non solo chiacchierare come fa di solito.
Dobbiamo anche dire che la sperimentazione prevista da gennaio a giugno dal Comune per le mense scolastiche con il piatto unico, è già a regime nelle città di Vicenza e di Modena e in molti altri comuni. Quindi, ha già una sua “vita” consolidata . Certo è che non è che non si possa cambiare. I suggerimenti, le segnalazioni sono ben accetti per migliorare il servizio visto appunto, che si tratta di una sperimentazione.
C’è da aggiungere, inoltre, che questa operazione ha permesso, per il 2011, di creare trecento posti nei nidi e nelle materne, posti in più nelle mense scolastiche. Un aiuto importante alle famiglie padovane.
Probabilmente, però, non tutti sanno che i contributi dello Stato per il sociale e quindi per famiglie, minori compresi i servizi scolastici, sono passati da 2520 milioni di euro nel 2008 a 359 milioni di euro nel 2011 che diventeranno 271 milioni nel 2013. E la Regione Veneto, invece, ha messo a disposizione 40 milioni in meno.
Sulla questione degli sprechi c’è, talvolta, una cattiva abitudine dei bambini abituati a mangiare una scarsavarietà di cibi col risultato che, nei piatti, rimangono quantità di cibo veramente importanti. Credo che la polemica fatta dai consiglieri della Lega e del PDL, sia solo strumentale e propagandistica da chi, ormai, non più nulla da dire.

giovedì 13 gennaio 2011

Scuole infanzia paritarie: il Comune conferma il contributo per il 2011



di Nereo Tiso

pubblicato in:

http://www.padova24ore.it/succede-in-comune/3713-scuole-paritarie-contributo-confermato-per-il-2011-dal-comune-di-padova.html



In una situazione non facile per i comuni che si trovano a che fare con le ristrettezze del patto di stabilità e le continue erosioni dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione, il Comune di Padova è riuscito a riconfermare il contributo di 1500.000 euro per le scuole dell’infanzia paritarie. In sostanza, sono stati aggiunti 300.000 euro al 1200.000 già stabilito dal contratto. Un somma importante che dimostra come l’amministrazione comunale consideri le difficoltà che incontrano le istituzioni private nel fare i conti per poter gestire le strutture, il personale, offrendo un servizio sempre più qualificato. Purtroppo le difficoltà della gestione delle scuole che accolgono circa il 65% dei bambini della città tra i 3 e i 6 anni, ricadono sulle famiglie che, a loro volta, stanno vivendo una crisi economica la cui soluzione o attenuazione è ancora, a detta dello ministro dell’economia, ancora molto lontana con più ombre che luci. Le rette mensili, infatti, sono sempre più salate per le famiglie perché, a fronte dei costi che continuano inesorabilmente ad aumentare, i contributi, soprattutto delle istituzioni che dovrebbero costituire il referente maggiore, sono ancora molto deboli.
Infatti la Regione Veneto con i suoi 15 euro circa di contributo mensile a bambino, mette a disposizione una somma molto risibile a fronte dei 36 euro del Comune e dei circa 57 dello Stato. Dobbiamo tener conto che gli enti locali non riuscirebbero mai a far fronte alla richiesta delle famiglie con figli nell’età della scuola d’infanzia se non con enormi sacrifici. Ha molto più senso sostenere queste strutture che sono parte integrante delle nostre comunità locali e gestite generalmente da parrocchie, enti religiosi o privati. A Padova, i 3600 bambini che le frequentano nelle 45 strutture che li accolgono, sono realmente un numero importante dietro al quale ci sono molte famiglie alle quali dobbiamo prestare la nostra doverosa attenzione. Però, purtroppo, sembra che il bilancio regionale preveda lacrime anche per le scuole paritarie dell’infanzia, nonostante le promesse di mantenere invariati i contributi
Noi come Partito Democratico, discuteremo lunedì prossimo in Consiglio Comunale una mozione (una è stata presentata anche in Regione sempre dal PD) per chiedere una revisione dei contributi da parte della Regione e del Governo oltre al necessario riconoscimento di tutte le Scuole d’infanzia come il primo segmento educativo e formativo della pubblica istruzione.
Mandare i bambini a scuola non dev’essere un lusso per pochi, ma un diritto per tutti. Riconoscere che queste strutture sono garanti dei loro primi passi scolastici è fondamentale e a queste deve andare il giusto riconoscimento legislativo ed economico. Il Comune di Padova sta facendo la sua parte, ora spetta anche gli altri.

lunedì 10 gennaio 2011

Marin: predica nel vuoto


di Nereo Tiso


L'altro giorno leggo la classifica delle presenze nelle commissioni del quasi sindaco di Padova, tale Marin: ZERO. Un grande risultato per chi si vanta di rappresentare ancora metà dei padovani; un grande lavoro per i padovani che hanno creduto in questo probabile sindaco. Oggi, invece, leggo il suo rito augurale verso l'amministrazione della nostra città: degrado, sicurezza, piazza Rabin. Insomma la solita tiritera di chi vuole, attraverso una ormai vecchia sconquassata propaganda dire ai padovani, che quasi quasi, lui avrebbe fatto meglio di Zanonato. Poveri noi, se ci fosse stato lui! Ma andiamo a puntuazliizare. Sicurrezza? I dati forniti dai carabinieri dicono che in Provincia e quindi anche a Padova i reati sono diminuiti: rapine -23%, furti -6%; violenze sessuali -29%; reati in generale -12%. Sono aumentati gli omicidi passando da 4 a 5. Sono diminuite anche le chiamate al 112 passando da 55.181 a 45.489. Naturalmente, caro Marin. questi sono dati e non chiacchiere come le sue. Piazza Rabin. All'ultima mozione presentata dalla Lega che chiedeva di tutto, Marin se n'è andato molto prima di votare (come moltissime altre volte), come molta parte del suo pseudo-gruppo. Come mai? Tra l'altro, nonostante le sue chiacchiere e quelle del suo gruppo e di altri, il progetto Piazza Rabin va avanti tanto che è arrivata la risposta positiva della sovrintendenza alle modifiche dell'uscita del parcheggio e a breve, anche quella del frontone.

Il tram? Sia sereno, lo faremo, lo faremo, riqualificando la nostra città e riducendo il traffico come per le altre due linee. Il degrado? Ma se non siete d'accordo nemmeno sulla Questura! Vi siete lamentati che si è chiuso il posto polizia dietro la stazione e vi lamentate perché la nuova Questura verrà costruita (speriamo) davanti alla stazione. Ma si metta d'accordo tra sé e il suo pseudo gruppo e il resto dell'opposizione. Un inutile tiritera senza capo né coda. Sempre un immenso sacco di chiacchiere. Anche il carbone sarebbe sprecato per voi. Per Lei? Spero che la vecchietta passi oltre.

Consiglieri comunali:dal prossimo consiglio il gettone scende da 45,90 a 30 euro.


di Nereo Tiso


Naturalmente quando si parla di soldi per chi decide di occuparsi del bene comune, ai più è come parlare del mostro divoratore di denaro pubblico. Ma qui stiamo parlando solo della riduzione del gettone presenza per Consiglio e commissioni previsto per legge ai consiglieri comunali delle città delle medesime dimensioni di Padova. Spero sia chiaro che, ai nostri livelli, di solito, non si fa politica per realizzare sogni personali ma si ha l'ambizione di essere vicini alla gente in modo responsabile all'interno delle istituzioni. Dico di solito, perché ci sono realtà dove i consiglieri comunali percepiscono ben di più di un qualsiasi dipendente medio e hanno decisamente altri obbiettivi. Ma veniamo al dunque. 30 euro, ebbene sì! Lorde, sia chiaro.A tutti indistintamente; a chi con generosità dedica tempo, impegno, capacità e anche risorse personali, e a chi entra in aula e preme il pulsante. Basta guardare, per i il nostro comune, nell'anagrafe degli eletti. Anche se non tutto viene riportato dell'importante lavoro che viene svolto dalla maggior parte dei consiglieri nelle commissioni, nei quartieri, con i settori, con proposte in discussione e via dicendo. Alcuni preferiscono fare "politica" occupandosi d'altro: offese, insulti e discussioni di basso profilo. Ma questa è un'altra faccenda.

Scordavo di dire che i 30 euro sono lordi e che, pertanto, tolto il 33 (medio) per cento nel 730, il risultato finale è di 20 euro circa. A questi vanno tolti benzina e costi telefonici. Il risultato conclusivo? Beh! Decidetelo pure voi. Dimenticavo di dire che il Consiglio generalmente inizia alle 18 e termina mediamente alle 23.30 con punte alle 02.00; quindi tra le 5 e le 8 ore di durata. Mi sembra evidente che è puro volontariato, ma un volontariato con una responsabilità particolare: questi volontari rispondono personalmente ed economicamente delle decisione che ricadono su tutti i cittadini (ci si fa un'assicurazione che costa circa 180 euro l'anno).

Credo sia una importante responsabilità che ognuno di noi si è assunto sperando di migliorare la vita dei cittadini. Certo è, che mi sembra ci sia scarsa valorizzazione del lavoro svolto da chi si impegna costantemente all'interno della più importante istituzione della città.

Qui non si vuole chiedere alle magre casse del Comune di sborsare ulteriori somme che darebbero maggiore dignità e valorizzerebbero il lavoro del consigliere (la riduzione è legge dello Stato...), ma che si riconosca ai molti consiglieri eletti dai cittadini che realmente si occupano e si preoccupano della vita della città anche se sostenuti economicamente da un miserevole obolo.

giovedì 9 dicembre 2010

Parole chiare su piazza Rabin e Lega Ambiente


di Flavio Zanonato sindaco di Padova


Cari amici,

non potendo partecipare al vostro incontro, vi scrivo queste righe come contributo alla discussione.

La Storia

La realizzazione di un Park interrato in Piazza Rabin con il restauro della facciata dell’ex Foro Boario non è una decisione dell’attuale Amministrazione, ma una scelta che abbiamo ereditato dalla Giunta Destro. La "continuità" amministrativa obbliga, pena il pagamento dei danni, a rispettare le decisioni anche se prese da altri.

Anche se avessimo voluto non avremmo potuto interrompere una procedura già avviata e quindi abbiamo semplicemente lavorato per migliorare il progetto, inserendolo in uno studio complessivo di riqualificazione di quel settore del Prato della Valle - Ex foro Boario.

Il coinvolgimento dei privati nelle opere pubbliche e nel recupero del patrimonio monumentale è una necessità derivata dalla scarsità di risorse dei Comuni.

Purtroppo l’alternativa non è tra l’intervento pubblico e l’intervento privato, ma tra quest’ultimo e l’inevitabile degrado.

I privati intervengono con l’obbiettivo di un vantaggio economico, il Comune per salvaguardare un patrimonio storico che rischia di andare perduto.

La procedura, per stabilire un equilibrio tra i due interessi, prevede uno studio di congruità, fatto dai dirigenti comunali, tra quanto viene realizzato a vantaggio della proprietà pubblica (restauro dell’edificio, una nuova piazza, un silos da 600 posti) e il valore delle attività concesse al privato. Inoltre il progetto complessivo viene messo in gara allo scopo di verificare se altri operatori economici intendono fare offerte più vantaggiose per il Comune.

Anche nel nostro caso il progetto è stato posto in gara senza alcuna offerta migliorativa.

Tutte le decisioni che assumeremo rispetteranno rigorosamente le indicazioni della Sovrintendenza.

Sui parcheggi interrati

1. Tutte le città storiche hanno parcheggi interrati nel loro centro: le auto si possono parcheggiare sotto Piazza della Stazione a Firenze, a pochi metri da Santa Maria Novella; sotto Piazza San Carlo a Torino; alla Montagnola a Bologna; sotto Villa Borghese a Roma; in Piazza Matteotti a Perugia; in piazza Walther a Bolzano; per non parlare di Barcellona e delle città europee. Perché a Padova no?

2. Per affrontare il problema della sosta bisogna partire dai numeri. Nelle ore di punta (7-9) ogni giorno entrano, all’interno delle mura del ‘500 e nella zona centrale, alcune decine di migliaia di persone. 24.000 usano i mezzi pubblici urbani, 7.000 i mezzi pubblici extra urbani, 4.500 il treno, 4.000 usano il motociclo e 3.000 la bicicletta, infine entrano 10.500 automobili che corrispondono a 17.500 persone. I mezzi pubblici sono saturi. I parcheggi pubblici nella zona centrale della città sono circa 6.000.

E’ evidente che, ammesso che si possa decidere sui singoli comportamenti delle persone, non abbiamo mezzi pubblici sufficienti per trasportare tutti i cittadini che hanno l’esigenza di entrare in centro, che deve la sua vitalità alle tante e varie presenze produttive, commerciali, direzionali, di servizio, di studio, di ricerca, ecc.

La scelta è, allora, non tra i parcheggi interrati e l’assenza delle auto, ma tra parcheggi interrati (o in superficie) e la sosta selvaggia.

L’Amministrazione, tra le prime in Italia ad attuare una linea di tram con parcheggi di testata (oggi già saturi), ha ridotto significativamente, in questi anni, il numero delle auto che entrano in città, anche attraverso una rete di 145 km di piste ciclabili. Se
riusciremo a realizzare una seconda linea di tram, come è in programma, questo numero calerà ulteriormente. Oggi, quindi, dobbiamo risolvere i problemi concreti della mobilità, non enunciare principi senza incidere sulla situazione reale.

Concludendo

Questa Amministrazione ha sempre operato tenendo in grande considerazione il rispetto dell’ambiente e sono i fatti a dimostrarlo.

La logica con la quale ci muoviamo e continueremo a muoverci cerca di conciliare nel miglior modo possibile le diverse esigenze in campo, tenendo insieme sviluppo e tutela ambientale, affrontando i problemi nella loro complessità e senza ricorrere a ricette tanto semplicistiche quanto inefficaci.

Che fatica partecipare!

Dò il benevenuto a voi che vi sottoponente al
sacrificio di esserci, di contribuire a questa finestra. Qui dialogo e
approfondimenti troveranno terreno fertile.
Alla fine:


"La laicità, intesa come principio di distinzione tra stato e
religioni, oggi non è solo accettata dai cristiani, ma è
diventata un autentico contributo che essi sanno dare
all'attuale società, soprattutto in questa fase di costruzione
dell'Europa:
non c'è contraddizione tra fedeltà alla Chiesa e attaccamento
all'istanza di laicità".

Enzo Bianchi "La differenza cristiana" ed.Einaudi


"E' un obbligo eterno fra esseri umani non far soffrire la fame ad alcuno quando si ha la possibilità di dargli assistenza"

Simone Weil

"Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano"

Kahlil Gibran