di Flavio Zanonato
“Le proposte formulate dal Governo per il "federalismo fiscale municipale" sono lontane anni luce dal testo dell'art.119 della Costituzione, di cui dovrebbero essere l'attuazione: "I comuni... hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, hanno risorse autonome, stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, compartecipano al gettito di tributi erariali riferibili al loro territorio". Questa é la Costituzione Italiana, mentre la proposta del leghista Calderoli é una riedizione ammodernata della "finanza derivata", che si fonda su una distribuzione centralistica delle risorse economiche. Per di più la nuova redistribuzione delle risorse sarà attuata a partire dal 2014, e per i prossimi tre anni i Comuni saranno costretti ad aumentare le tariffe, a tagliare i servizi, non avranno soldi per le manutenzioni e per le opere necessarie a dare una risposta ai bisogni dei cittadini. A pagare, secondo questa impostazione, sarà chi sta peggio: le famiglie che dei servizi pubblici (mense, trasporto, assistenza sociale, ecc) hanno più bisogno! Altro che meno centralismo! Altro che federalismo! Il Governo non riesce ad andare oltre slogan vuoti e gli elettori sono impossibilitati a verificarne il reale contenuto. E' arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, dai principi alle cifre: quanti soldi in meno ci saranno per i Comuni nel 2011 rispetto al 2010? Due miliardi in meno: questo è il federalismo della Lega”.
Nessun commento:
Posta un commento