venerdì 28 gennaio 2011

Comitati mense: mi hanno impedito di parlare. Ma discutiamo.

di Nereo Tiso


Ieri sera, 21 dicembre, al Centro civico di Forcellini si è tenuta un'affollata l'assemblea dei comitati mensa per discutere delle situazioni che si sono recentemente create nelle varie scuole con l'introduzione del piatto unico e con l'eliminazione del biologico. Naturalmemnte un lungo elenco di cose che non funzionano: il cibo è freddo, non piace. è poco ed è poco appetibile, non siamo stati informati in tempo, non abbiamo potuto discuterne, dobbiamo costituire tavoli di lavoro. rifiutare il cibo per un giorno, è troppo costoso, ecc. . Legittimo è protestare, cercare di capire soprattutto perché in mezzo alla bagarre ci sono i bambini, veri fruitori della mensa. Altra questione è muovere accuse gratuite e pesanti e continue nei confronti dell'assessore, assente perché impegnato in un viaggio con l e scuole superiori, e l'amministrazione.
Genitori pronti a stilare documenti, a costruire forum di discussione, a portare idee, ecc. ma... Pur avendo un'idea generale di cosa fare, mi sembrava, a detta anche di molti genitori presenti, che non fosse chiaro l'obiettivo da raggiungere: ritorno allo stato precedente? Ripristinare il biologico? Aumentare le quantità (stabilite da USL e Regione)? Poco chiaro.
All'assemblea ci ha gratificato della sua presenza anche tale Aurora d'Agostino, ex consigliere comunale per i Verdi (falso spinello fumato in Consiglio...ricordate?) e candidata sindaco alle precedenti amministrative. Le sue parole da mamma (o da politico anti amministrazione?):" Tutto fa schifo e vogliono portare i bambini alla fame" . Poi è la volta di Zecchinato, presidente della coop. Il Tamiso che commercia e produce prodotti biologici. Le sue accuse sono pesanti contro l'amministrazione. Parla di illegalità e di qualcosa che non funziona sugli appalti. Mi sembra evidente che il sig. Zecchinato invece di parlare ad un'assemblea di genitori cercando di strumentalizzarli su questioni che riguardano il biologico ma, probabilmente che lo riguardano anche personalmente come produttore, e fare illazioni gratuite, potrebbe rivolgersi alla Procura della Repubblica presentando denuncia.
Alla fine, dopo una lunga lista di attesa e con circa una trentina di persone in sala, mi viene data la parola che, purtroppo mi, viene immediatamente tolta perché rappresentavo un partito politico e l'assemblea è "apolitica" e non vuole essere strumentalizzata. Peccato che prima altri lo avevano fatto abbondantemente (Zecchinato D'Agostino) anche se uno, tra l'altro, non era nemmeno genitore dell'assemblea. Urla e strepiti poco edificanti tra genitori che volevano ascoltare anche il parere di coloro che siedono in Consiglio Comunale e li rappresentano(c'era anche il Consigliere Grigoletto) e altri che gridavano di non volerlo. Uno brutto spettacolo.
Peccato, perché lor signori, almeno i puri dalla politica si agitavano tanto per incontrare i capi gruppo in Consiglio Comunale aspettando la prima 'interrogazione di lunedì. Persa un'occasione per parlare ascoltando anche altre voci potendosi liberamente confrontare.
Mi spiace, ma in una tale confusione si confondono anche le ragioni della protesta. Ho ascoltato e discusso con molti genitori: persone (la maggioranza) pacate e capaci di aprire un confronto vero e sereno con l'amministrazione per apportare le eventuali modifiche alla sperimentazione e con queste, penso, si possa aprire un dialogo. Senza dimenticare, però, che tra il 2011 e il 2012 mancheranno alle casse del Comune 13 milioni di euro. Questo è un fatto e l'amministrazione si vede costretta a fare scelte difficili per tutti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao!
Ho seguito con attenzione la vicenda del "piatto unico" dai giornali (io risiedo in un altro Comune dove per ora il problema non si presenta).
Sono rimasta amareggiata dal trattamento che ti hanno riservato durante l'Assemblea i genitori e altre persone che non centravano nulla.
Alcune considerazioni.
- Esiste una tipologia di genitore che è sempre pronto a difendere il prorpio figli malgrado tutto e tutti; considera l'offerta dei servizi pubblici comunque e sempre "non adeguata" rispetto alle esigenze "del pargolo". Il risvolto è che molto spesso questa tipologia di genitore quando è a casa "sistema" il prorpio figlio con "un bel pranzo\cena a base di panini e pasta". E' troppo impegnato ad "apparire" per riservarsi e trovare un pò di tempo da dedicare in modo "sano" al prorpio figlio.
- L'essere mandato a queste riunioni è "pericolosissimo"; se non ti conoscono o non hai esplicitato il tuo ruolo e gli obiettivi del tuo stare li ... rischi di essere disintegrato.
- Sarebbe stato meglio gestire a monte la faccenda "piatto unico" in modo diverso. Cambiare "d'ufficio" un sistema collaudato da tempo provoca (giustamente) la reazione che è avvenuta. Non so se è stato fatto, ma la Dirigente del settore comunale e l'Ass. Piron avrebbero dovuto coinvolgere i genitori per progettare insieme il cambiamento, parlando onestamente delle difficoltà di bilancio e concordando assieme "prima" le modifiche" da introdurre nel menù.
Ci sono varie tecniche (l'esperto è diventato Andrea Micalizzi ... ). Spero che tu avrai modo di farti conoscere dai genitori per quello che sei. A presto Silvia

Anonimo ha detto...

Grazie molto Silvia della solidarietà. Manca talvolta il senso della democrazia anche in chi ritiene di esserne portatore. Ti garantisco che la scelta non è stata fatta dall'alto. L'assessore con i tecnici hanno iniziato ad ottobre a incontrare i Consigli di Istituto con i genitori: circa 1000 persone e a dicembre. Comunque, ho ribadito anche sul mattino on line, dopo una lunga lettera polemica nei miei confronti da parte di una mamma, che sono aperto al dialogo. Come quella sera in cui, con notizie in mano, probabilmente qualcosa in più si poteva sapere. Nereo

Che fatica partecipare!

Dò il benevenuto a voi che vi sottoponente al
sacrificio di esserci, di contribuire a questa finestra. Qui dialogo e
approfondimenti troveranno terreno fertile.
Alla fine:


"La laicità, intesa come principio di distinzione tra stato e
religioni, oggi non è solo accettata dai cristiani, ma è
diventata un autentico contributo che essi sanno dare
all'attuale società, soprattutto in questa fase di costruzione
dell'Europa:
non c'è contraddizione tra fedeltà alla Chiesa e attaccamento
all'istanza di laicità".

Enzo Bianchi "La differenza cristiana" ed.Einaudi


"E' un obbligo eterno fra esseri umani non far soffrire la fame ad alcuno quando si ha la possibilità di dargli assistenza"

Simone Weil

"Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano"

Kahlil Gibran