venerdì 29 gennaio 2010

Il profilo Foresta: succube, oscuro...di pietra


di Nereo Tiso


Oggi ci siamno riuniti con l'VIII commissione Bilancio e controllo e ancora una volta il presidente Foresta ha voluto imporre la strada sbagliata. Tra l'altro ha radunato in sala del Consiglio un consistente numero di insegnanti, forse qualche genitore e la vice preside della scuola Media Petraca. Un piccolo esercito per il consenso e l'applauso. Peccato Foresta, che la tua continua e assillante concetrazione sulle faccende che non riguiardano la commissione da te presieduta, faccia perdere di vista il vero senso della commissione stessa e mostri poco rispetto per le istituzioni. Tu vorresti annusare l'errore per mettere sotto assedio la giunta, i dirigenti. Altro che trasparenza invocata dal solito vocabolario del vice leghista Littamé! Qui si tratta di inquisizione, oppure di incapacità di gestire la commssione, oppure malafede.La discussione, alla quale abbiamo comunque partecipato per senso di dovere istituzionale, con esilaranti prese di posizione spesso tirate da parte della minoranza, ha chiarito la bontà della posizione dell'amministrazione e la malafede della minoranza che non capisce perché non vuol capire e lo sa bene. Si cerca di confondere scuola con lo stabile in cui vi è ospitato, l'uso dei locali da parte degli alunni con le difficoltà del centro storico di socializzare, le spese per la passerella di via Tommaseo con la scuola Petrarca. Ci si arrampica sugli specchi pensando di avere artigli potenti. Peccato! La minoranza perde sempre l'occasionbe di proporre qualcosa di serio. Proposte? Zero. Penso e spero che ci sincammini verso un una maggiore consapevolezza del senso delle istituzioni. Le rsiposte alla Petrarca? Il sindaco le ha date: 10 domande 10 risposte

martedì 26 gennaio 2010

Foresta: anno nuovo stesso show

di Nereo Tiso
Il primo incontro 2010 della commissione Bilancio VIII, vede il consigliere Foresta, presidente della stessa commissione, ancora protagonista…in negativo. Giusto per cavalcare la delicata questione della scuola media Petrarca convoca in modo strumentale la commissione con un ordine del giorno che ha a che fare solo ed esclusivamente con le politiche scolastiche (Commissione IV). Nonostante gli fosse stato proposto di convocare l’incontro in maniera congiunta con la commissione IV Politiche educative e scolastiche , decide di andare per la sua strada. Evidentemente Foresta ha bisogno di visibilità e fa la sue battaglie in forma del tutto demagogica ed ideologica, da vera e propria campagna elettorale, con le regionali alle porte. Forse pensa che nella commissione da lui presieduta ci possa stare un po’ di tutto: un gran calderone ai bordi del quale tutti stanno a guardare. Ma si sbaglia e, quel che è peggio, è che sa di sbagliare. Vorrei capire cosa c’entri con l’VIII commissione-Foresta questo ordine del giorno: “futuro della scolarità in centro storico”; oppure “aspetti tecnici relativi alla sicurezza”. C’è qualcosa che non funziona. Come già nella prima riunione, Foresta continua con la sua esilarante demagogia senza avere un’idea chiara di cosa voglia dire gestire una commissione. Infatti la sta usando, non per fini istituzionali, ma solo nel tentativo di ricattare politicamente la maggioranza con ordini del giorno scritti a “piacere” più che di sostanza per il lavoro della commissione stessa. Tra l’altro senza confrontarsi mai, come più volte richiesto e accettato, col vicepresidente di maggioranza sulla stesura dell’ordine del giorno. Penso che la commissione debba fare il suo dovere istituzionale secondo quanto previsto e niente più. Se Foresta vuole usare la commissione per altri fini dovrà ripensare il suo ruolo ed eventualmente trarne le dovute conseguenze. Comunque al prossimo incontro di giovedì, la maggioranza sarà presente per dovere istituzionale, ma non ci lasceremo certo ammaliare dal pifferaio che di magico ha ben poco. Peraltro anche la Lega sullo stesso tema sta diffondendo un volantino ai cittadini pieno di falsità. Noi faremo il nostro percorso istituzionale coinvolgendo in particolare la IV Commissione, ma il centrodestra anziché usare toni propagandistici strumentalizzando le famiglie, faccia l’unica cosa che sarebbe utile per tutti: convinca i suoi amministratori regionali a concorrere alle spese della scuola col bilancio regionale come precede un emendamento proposto dal Gruppo PD in Regione e saremo tutti felici di chiudere la delicata questione nel modo migliore.

domenica 17 gennaio 2010

Il fallimeto della Bossi-Fini e la Lega di casa nostra

Quando c'è violenza deprecabile esiste anche una causa che la origina allo stesso modo deprecabile. Se le ragioni stessero solo sui fatti di Rosarno forse avremmo risolto il problema o almeno avremmo capito. Ma non è così. Infatti, lo stesso ministro Maroni nel suo ragionamento di oggi capisce che la legge che prende il nome dal suo segretario di partito e dal Presidente della Camera ha portato pochissimi benefici al paese tanto che egli stesso la ritiene inaffidabile. Grande coerenza caro ministro! Sta di fatto che si continua a governare con il consenso della paura che si spalma a macchia d'olio in tutta Italia. Possibile che nessuno sia in grado di capire che il metodo finora utilizzato, gli strumenti e forse anche i termini tutti ideologici finora usati non hanno funzionato e quindi se una cosa non funziona si cambia? Ministro Maroni, riconosca che avete sbagliato e tutta la vostra propaganda non ha dato ad oggi nessun risultato? Dovete cominciare ad usare altre parole alle quali non siete abituati: integrazione. Lo dica anche ai leghisti di casa nostra che continuano a raccogliere firme fomentando paura e disagio tra le persone per uno capannone acquistato regolarmente da un'associazione di cittadini musulmani e che verrà utilizzato come luogo di preghiera. Vorremmo forse violare il diritto di proprietà per impedire la preghiera? Cerchiamo di capire che la preghiera si farà e ci sarà un luogo di culto per i musulmani che hanno il diritto costituzionale di poter pregare. Forse la fede si può barattare e la preghiera vietare? Ma per favore! Ormai i luoghi di culto sono considerati dalla Lega alla stregua di covi per terroristi. Voi, cari leghisti padovani e italiani, volete creare barriere senza offrire nulla in cambio. Certo è che il luogo di culto dovrà, come tutti i luoghi, essere controllato perché non ci sia qualche pazzo dentro o fuori dal luogo di culto e tutti dovranno comportarsi secondo le regole democratiche. La battaglia, colleghi Mazzetto e Salmaso, l’avete persa perché la preghiera islamica si farà. In luogo stabilito e regolarmente acquistato. Quindi dove sta il problema? Il problema ormai siete voi che a livello governativo avete dimostrato il fallimento nelle politiche per l'immigrazione e a livello locale finora avete continuato a cercare consenso creando disagio tra le persone senza avere proposte serie oltre la solita propaganda ormai stonata. Lavorate per risolverli i problemi, non per crearli. Spero che tutto ciò non sia il solito mascherato argomento per difendere le tradizioni cristiane perché i primi a non crederci sono proprio i cristiani.

Rivedere la solidarietà


Haiti? Un dramma della natura che ha sconvolto la ragione dell'uomo la sua scienza e forse anche la sua arroganza. Qui si dimostra la totale impotenza e l'assoluta miseria dell'uomo in balia di eventi che non riesce a controllare. Haiti, purtroppo, ha subito tutto ciò con le decine, forse, centinaia di migliaia di morti e la distruzione di città e quartieri ora irriconoscibili e inabitabili. Il mondo si sta muovendo e gli aiuti arrivano per riuscirre a dare i primi soccorsi. Forse molti di noi sanno che esiste Haiti perché ora ha subito questo dramma: è il dramma che ti fa riconoscere ed è nel dramma che si muove la soldiarietà. Ma prima, dove stava Haiti? Chi lo conosceva o lo riconsoceva? Forse non viveva nel dramma della miseria, della sofferenza, di condizioni sociali ed economiche insostenibili? Io vorrei solo interrogarmi su tutto ciò, sul ricordo del povero e del misero quando va ad aggiungersi un dramma ad un altro. Purtroppo il mondo va così, qualcuno potrebbe dire. Ora ci sono TV, giornali da tutto il mondo per riprendere e far conoscere il dramma per la pietà, per la solidarietà necessaria, doverosa. Spero che ciò duri, permanga e la solidarietà sia ciò che ci spinge per sostenere quel popolo, il più povero di tutta l'America. Spero che anche tra qualche tempo, a clamore chiuso e luci spente non ci si dimentichi. Certo è che ci si perde nella solidarietà, spesso non la si ama perché costa fatica, pensiero e denaro e qualche beneficio se ne vorrebbe trarre. Quasi fosse anch'essa un mercato: ti dò aiuti e tu? E i miserabili di casa nostra? A quelli penseremo domani o, forse, al prossimo Natale. Intanto comperiamoci una voilla a Venezia: ne abbiamo bisogno

Che fatica partecipare!

Dò il benevenuto a voi che vi sottoponente al
sacrificio di esserci, di contribuire a questa finestra. Qui dialogo e
approfondimenti troveranno terreno fertile.
Alla fine:


"La laicità, intesa come principio di distinzione tra stato e
religioni, oggi non è solo accettata dai cristiani, ma è
diventata un autentico contributo che essi sanno dare
all'attuale società, soprattutto in questa fase di costruzione
dell'Europa:
non c'è contraddizione tra fedeltà alla Chiesa e attaccamento
all'istanza di laicità".

Enzo Bianchi "La differenza cristiana" ed.Einaudi


"E' un obbligo eterno fra esseri umani non far soffrire la fame ad alcuno quando si ha la possibilità di dargli assistenza"

Simone Weil

"Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano"

Kahlil Gibran