di Nereo Tiso
Certo è che la discussione del bilancio preventivo è l’atto più importante del Comune in cui si discute delle risorse e della loro collocazione per l’anno in corso. Mentre il Rendiconto ci pone di fronte alle scelte fatte sulla base del bilancio approvato dal Consiglio, in questo caso nel 2010 e come si sia effettivamente realizzato e speso.
Quindi, potrei anche terminare qui il mio intervento visto che non c’è nulla da discutere e dire, solamente, che il bilancio che in questo momento ha valore è quello approvato, appunto qualche tempo fa, sempre da questo Consiglio.
Ma penso comunque, sia importante sottolineare le scelte fatte da questa amministrazione, nonostante le continue e dolorose contrazioni dei trasferimenti di risorse da parte dello stato e della regione sulla spesa corrente e la difficoltà, vista la situazione economica attuale, di procedere alle alienazioni che potrebbero/dovrebbero dare una boccata di ossigeno per sbloccare i cantieri previsti nel piano triennale della opere.
Credo sia davanti gli occhi di tutti l’imponente lavoro a riguardo la viabilità in città e la ciclabilità che ci ha portato ad essere una delle prime città in Italia. Non a caso il numero dei ciclisti che possono viaggiare in sicurezza sta aumentando e può partire dalla periferia ed arrivare direttamente in città. Pensiamo ad asili nido Paltana che hanno offerto nuove opportunità alle famiglie padovane oltre che creato nuovi posti di lavoro in un momento in cui lavoro, per molti, rimane ancora un sogno. Non un’opportunità ma una realtà che trasforma la città e la avvicina al traguardo previsto dal trattato di Lisbona. A questo si aggiungono manutenzione ordinarie e straordinarie, ristrutturazioni e completamenti.
A ciò si aggiunge il completamento di alcuni importanti parchi della città, di significativi impianti sportivi come il pala indoor che non possono che rendere sempre più la nostra città a misura di persona che ne usufruisce in questo momento, ma anche proporla per il futuro dei nostri figli come una città verde e con sempre maggiori e migliori opportunità di fare sport a diversi livelli. Non si possono dimenticare le grandi opere ormai giunte a conclusione (come il capolinea del tram a Pontevigodarzere con parcheggio scambiatore, il completamento della ristrutturazione del Palazzo della Ragione), altre che si stanno per completare come l’imponente ponte Unità d’Italia nei pressi della stazione.
Vorrei ricordare, poi, il lavoro del progetto giovani con le scuole superiori per i viaggi Nella memoria; l’importanza, nonostante le continue ed inesorabili riduzione delle risorse, che la cultura sta avendo per la nostra città con mostre, nuovi format che attraggono migliaia di visitatori. Non ultimo, l’impegno sostenuto dall’amministrazione di mantenere costante il numero e la qualità dei servizi offerta ai cittadini: famiglie in difficoltà, minori non accompagnati, attenzione agli anziani, servizio pasti a domicilio.
Non vorrei dilungarmi su ciò che è stato fatto e su ciò che si sta facendo e si ha in progetto di realizzare per migliorare la nostra città a dispetto di chi (mi riferisco al solito sindaco/onorevole Bitonci), riesce a vedere solo degrado, cercando di nascondere l’impegno di chi sta lavorando per il bene comune. Ma credo che denigrare la propria città da parte di chi si sta preparando, qualora riuscisse a vincere le elezioni, a governarla, stupisce e indigna. Indigna perché non si vuole migliorare ma affossare la città: nessuna proposta degna di questo nome, nessuna idea per un futuro da dare a Padova. Solo insulti e miserevoli riflessioni anche da parte di chi in questa città non ci vive e pretenderebbe di conoscerla. Magari avrà dei suggeritori.
Ma vorrei anche esprimere la mia solidarietà nei confronti del collega Aliprandi cercando di non essere patetico e nemmeno esprimerla per dovere. La violenza è frutto dell’imbecillità madre della bieca e miserevole incapacità di usare la ragione per discutere e non le mani che, vigliaccamente, infliggono sofferenza. Ora tutti dovranno, davanti alla giustizia, assumersi le proprie responsabilità e pagare il dovuto. Su questo non si può né discutere né transigere.
Per ultimo, assieme a tutta la maggioranza, è stato presentato un emendamento al rendiconto riguardante il residuo del bilancio 2009 di circa 966.000 mila euro. Con questo emendamento abbiamo ritenuto di rinviare la somma a Fondo di riserva per le spese e le emergenze dell’amministrazione. Soprattutto non abbiamo voluto che questa somma fosse indirizzata verso un’unica soluzione come pensava la minoranza in forma propagandistica (mense, scuola Tetrarca…) che andrebbe a ridurre la capacità d’intervento. Pensiamo che questa somma debba essere messa a disposizione delle famiglie padovane che si trovano in grossa difficoltà e per tutte le esigenze che si ritengono prioritarie.
Quindi, potrei anche terminare qui il mio intervento visto che non c’è nulla da discutere e dire, solamente, che il bilancio che in questo momento ha valore è quello approvato, appunto qualche tempo fa, sempre da questo Consiglio.
Ma penso comunque, sia importante sottolineare le scelte fatte da questa amministrazione, nonostante le continue e dolorose contrazioni dei trasferimenti di risorse da parte dello stato e della regione sulla spesa corrente e la difficoltà, vista la situazione economica attuale, di procedere alle alienazioni che potrebbero/dovrebbero dare una boccata di ossigeno per sbloccare i cantieri previsti nel piano triennale della opere.
Credo sia davanti gli occhi di tutti l’imponente lavoro a riguardo la viabilità in città e la ciclabilità che ci ha portato ad essere una delle prime città in Italia. Non a caso il numero dei ciclisti che possono viaggiare in sicurezza sta aumentando e può partire dalla periferia ed arrivare direttamente in città. Pensiamo ad asili nido Paltana che hanno offerto nuove opportunità alle famiglie padovane oltre che creato nuovi posti di lavoro in un momento in cui lavoro, per molti, rimane ancora un sogno. Non un’opportunità ma una realtà che trasforma la città e la avvicina al traguardo previsto dal trattato di Lisbona. A questo si aggiungono manutenzione ordinarie e straordinarie, ristrutturazioni e completamenti.
A ciò si aggiunge il completamento di alcuni importanti parchi della città, di significativi impianti sportivi come il pala indoor che non possono che rendere sempre più la nostra città a misura di persona che ne usufruisce in questo momento, ma anche proporla per il futuro dei nostri figli come una città verde e con sempre maggiori e migliori opportunità di fare sport a diversi livelli. Non si possono dimenticare le grandi opere ormai giunte a conclusione (come il capolinea del tram a Pontevigodarzere con parcheggio scambiatore, il completamento della ristrutturazione del Palazzo della Ragione), altre che si stanno per completare come l’imponente ponte Unità d’Italia nei pressi della stazione.
Vorrei ricordare, poi, il lavoro del progetto giovani con le scuole superiori per i viaggi Nella memoria; l’importanza, nonostante le continue ed inesorabili riduzione delle risorse, che la cultura sta avendo per la nostra città con mostre, nuovi format che attraggono migliaia di visitatori. Non ultimo, l’impegno sostenuto dall’amministrazione di mantenere costante il numero e la qualità dei servizi offerta ai cittadini: famiglie in difficoltà, minori non accompagnati, attenzione agli anziani, servizio pasti a domicilio.
Non vorrei dilungarmi su ciò che è stato fatto e su ciò che si sta facendo e si ha in progetto di realizzare per migliorare la nostra città a dispetto di chi (mi riferisco al solito sindaco/onorevole Bitonci), riesce a vedere solo degrado, cercando di nascondere l’impegno di chi sta lavorando per il bene comune. Ma credo che denigrare la propria città da parte di chi si sta preparando, qualora riuscisse a vincere le elezioni, a governarla, stupisce e indigna. Indigna perché non si vuole migliorare ma affossare la città: nessuna proposta degna di questo nome, nessuna idea per un futuro da dare a Padova. Solo insulti e miserevoli riflessioni anche da parte di chi in questa città non ci vive e pretenderebbe di conoscerla. Magari avrà dei suggeritori.
Ma vorrei anche esprimere la mia solidarietà nei confronti del collega Aliprandi cercando di non essere patetico e nemmeno esprimerla per dovere. La violenza è frutto dell’imbecillità madre della bieca e miserevole incapacità di usare la ragione per discutere e non le mani che, vigliaccamente, infliggono sofferenza. Ora tutti dovranno, davanti alla giustizia, assumersi le proprie responsabilità e pagare il dovuto. Su questo non si può né discutere né transigere.
Per ultimo, assieme a tutta la maggioranza, è stato presentato un emendamento al rendiconto riguardante il residuo del bilancio 2009 di circa 966.000 mila euro. Con questo emendamento abbiamo ritenuto di rinviare la somma a Fondo di riserva per le spese e le emergenze dell’amministrazione. Soprattutto non abbiamo voluto che questa somma fosse indirizzata verso un’unica soluzione come pensava la minoranza in forma propagandistica (mense, scuola Tetrarca…) che andrebbe a ridurre la capacità d’intervento. Pensiamo che questa somma debba essere messa a disposizione delle famiglie padovane che si trovano in grossa difficoltà e per tutte le esigenze che si ritengono prioritarie.
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