di Nereo Tiso
Un librettino che ci mostra come lo stereotipo di un linguaggio diventato ossessivo nel tempo, costantemente ripetuto fino alla nausea ci abbia coinvolto. Linguaggio mutuato da fonti diverse ma che è stato abbondatemente utilizzato e sfruttato perché diventasse relazione spiccia, significato potente, trasmissione di messaggio forte. Il tutto all'interno del contenitore politico per una propaganda mediatica sempre più invadente e pervasiva. Tanto da essere utilizzato e posseduto come salvifico e benefico. E' la sua semplicità e la continua semplificazione che rende omogenee le coscienze le quali, nonostante tutto, cercano di elaborare altri linguaggi per scombattere una battaglia contro la mediocrità. Contratto, scendere in politica, doni, mantenuti prima Repubblica e via dicendo, in questi anni li abbiamo sentiti infinite volte e ci sono diventati familiari ma...spesso distanti da se stessi.
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