giovedì 23 giugno 2011

Zygmunt Bauman, Vite di Corsa, ed Il Mulino




L'autore di questo volumetto penso non abbia bisogno di presentazione. Continua a scrivere le sue riflessioni che da anni aiutano a capire la società e il tempo in cui viviamo. Vite di corsa misura come la rapidità del cambiamento che contrasta con la lentezza che Bauman, i n opposto, pensa sia considerata oblio. Una vita, la nostra, in rapida trasformazione, dedicata al consumo che, per l'autore, fa dell'uomo un essere in movimento. Quasi che l'assillo del consumo sia dato dalla perenne insoddisfazione di ciò che si possiede e si consuma. Un piacere che non si trova ma si cerca, una realtà che si vive ma che, allo stesso tempo, si sfugge. Anche il valore della comunità degli uomini che accomuna, passa attraverso il piacere che mette insieme gli uomini stessi e che dovrebbe superare la sua manipolazione per mantenere la società dei consumi nella quale siamo protagonisti assoluti. Protagonisti che si creano una identità sociale che cercano di mantenere, pur nella velocità e nella libertà di movimento anche se, nell'acquisto e, talvolta solo nell'acquisto si ritrova se stessi.

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Che fatica partecipare!

Dò il benevenuto a voi che vi sottoponente al
sacrificio di esserci, di contribuire a questa finestra. Qui dialogo e
approfondimenti troveranno terreno fertile.
Alla fine:


"La laicità, intesa come principio di distinzione tra stato e
religioni, oggi non è solo accettata dai cristiani, ma è
diventata un autentico contributo che essi sanno dare
all'attuale società, soprattutto in questa fase di costruzione
dell'Europa:
non c'è contraddizione tra fedeltà alla Chiesa e attaccamento
all'istanza di laicità".

Enzo Bianchi "La differenza cristiana" ed.Einaudi


"E' un obbligo eterno fra esseri umani non far soffrire la fame ad alcuno quando si ha la possibilità di dargli assistenza"

Simone Weil

"Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano"

Kahlil Gibran