di Nereo Tiso
Il presidente della commissione bilancio del Comune, tale Antonio Foresta, dopo qualche tempo di tranquillità decide di uscire allo scoperto cercando di voler mettere in evidenza le contraddizioni dell'amministrazione sulla questione Auditorium. Naturalmente l'obiettivo del presidente Foresta nulla ha che vedere con l'Auditorium, bensì con la sua sagacia di poter evidenziare lo sperpero di denari pubblici da parte dell'amministrazione del comune di Padova. Peccato per Foresta, che il suo partito del "NO" ad ogni costo sostenute da motivazioni che ormai si ripetono come ritornelli senza senso, non faccia breccia tra i cittadini padovani. Solo chiacchiere estive che vogliono barattare la nessuna proposta dell'opposizione con la proposta ponderata di costruire in questa città un'opera, non solo voluta fortemente dai cittadini stessi che cominciano a sentirla come propria, ma anche da tutti coloro che si occupano di musica e di cultura. Anche Foresta, quindi, è diventato un intenditore di musica nel senso che strombazza a destra e a manca notizie per dire cosa: " Che l'Auditorium non si farà? E le proposte sue e delle sue truppe quali sono? Nulla. Che non ci sono i soldi? Bene. Per il nulla i soldi non servono, per le opere importanti che valorizzano la nostra città le risorse si trovano perché i padovani capiscono, che ciò darebbe un'apertura internazionale alla nostra città oltre la cappella degli Scrovegni e alla Basilica del Santo. Peccato che in tutto questo vociare ci sia sempre la necessità di truppe, direi di piccoli avanposti che vogliono mettere la loro bandierina un po' dappertutto. Caro Foresta, fattene una ragione: l'Auditorium si farà perché il PdNF, il partito del non fare come l'ha chiamato il nostro sindaco, non alberga in questa amministrazione.
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