martedì 22 dicembre 2009

Modifica ai criteri di applicazione delle tariffe a carico delle famiglie


di Nereo Tiso - Consiglio 21/12/2009 (vedi video)


Come sappiamo la scuola di infanzia non è considerata un segmento dell’istruzione, né tanto meno il nido, quindi vengono considerati servizi a domanda individuale. Di fronte a ciò l’amministrazione è tenuta ad offrire un servizio a sostegno delle famiglie che ne fanno richiesta con un costo che grava in maniera pesante sulle casse del Comune. A fronte di ciò le famiglie devono (o dovrebbero) contribuire a loro volta con una quota di almeno il 36% del costo totale pro capite.
Il Comune poi fornisce anche un servizio mensa per le scuole primarie e le secondarie di I^ grado dove ovviamente questo servizio è richiesto e cioè nelle scuole primarie a tempo pieno e nelle scuole medie in caso di lezioni pomeridiane.

Sta di fatto che la situazione è divenuta ingestibile a fronte di un aumento negli ultimi anni della richiesta di esenzione sia dalla retta degli asili nido, sia per coloro che usufruiscono del servizio mensa nelle scuole primarie (elementari) o secondarie di primo grado (medie). Infatti la dichiarazione ISEE introdotta con deliberazione 142 del 2001 è da considerarsi una AUTO DICHIARAZIONE con tutte le conseguenze che si possono trarre sulla veridicità della stessa.

Infatti se le esenzioni sono arrivate a quasi il 30% e chi paga poco più di niente è circa il 10% negli asili nido, oltre ai casi socialmente rilevanti, molto probabilmente ci sono anche coloro che adottano strategie furbesche per non pagare il dovuto o pagare meno. Costruite ad arte e in forma spesso dolosa, le dichiarazioni che ISEE gli utenti riescono a sottrarsi al dovuto, e questo in ogni ordine di scuola.

Questa situazione è divenuta insostenibile da parte dell’amministrazione che è costretta a fornire comunque un servizio che ha un costo elevato ma ha entrate che non vi corrispondono come dovrebbero. Questo mette veramente in difficoltà anche le famiglie oneste che pagano fino all’ultimo euro senza giocare sulle difficoltà e i costi dei controlli o sulla presunta impunità alla quale saranno sottoposte per la loro dichiarazione fraudolenta. Quasi che anche in queste situazioni, si fosse in attesa di ulteriori condoni visto l’abitudine che il nostro paese ha, magari chiamandoli in altri modi, ma sempre condoni restano.

Pertanto bene fa l’amministrazione a perseguire senza tregua i furbi che cercano di nascondersi tra le maglie della povertà, e bene ha fatto a ritenere che pagare ZERO un servizio di tale portata non sia più possibile visto che, se un bambino rimanesse a casa, comunque qualcosa bisognerebbe spendere per nutrirlo.

Inoltre bene è stato fatto perché le tariffe che prevedono un “contributo minimo mensile per tutti gli utenti” rendano anche le famiglie maggiormente consapevoli del servizio che viene erogato e responsabili di fronte alla frequenza scolastica talvolta saltuaria per futili motivi dei loro figli. I costi ci sono e devono essere sostenuti equamente da tutti nel rispetto dei criteri che tutti dovranno conoscere.

Certamente tutto ciò non dovrà penalizzare chi effettivamente è in difficoltà e non è in grado di contribuire al servizio. Queste persone vanno tutelate ma allo stesso tempo vanno “riconosciute” attraverso un impegno da parte delle stesse di presentare documentazione adeguata a sostegno della loro situazione di difficoltà che, tra l’altro, può essere temporanea e quindi, anche modificabile.

Pertanto bisognerà perseguire senza tregua e in ogni modo i furbi e tutelare chi effettivamente è nella necessità. Credo che sia una questione economica ma anche etica perché è doveroso per ogni cittadino rispettare le istituzioni, le famiglie che pagano con fatica il servizio di cui usufruiscono. Ognuno ha la necessità di rivedere il proprio comportamento

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Alla fine:


"La laicità, intesa come principio di distinzione tra stato e
religioni, oggi non è solo accettata dai cristiani, ma è
diventata un autentico contributo che essi sanno dare
all'attuale società, soprattutto in questa fase di costruzione
dell'Europa:
non c'è contraddizione tra fedeltà alla Chiesa e attaccamento
all'istanza di laicità".

Enzo Bianchi "La differenza cristiana" ed.Einaudi


"E' un obbligo eterno fra esseri umani non far soffrire la fame ad alcuno quando si ha la possibilità di dargli assistenza"

Simone Weil

"Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano"

Kahlil Gibran