mercoledì 9 marzo 2011

Padova, città per tutti


di Nereo Tiso e Gianni Berno

In questi giorni tra le prime pagine dei giornali abbiamo letto le polemiche sull’ordinanza del sindaco che stabiliva la chiusura anticipata dei locali in Via Bernina. L’ordinanza ha risposto al diritto dei residenti di dormire tranquilli e non venire lordate le porte delle loro case da alcuni incivili. Allo stesso tempo si è letto di proposte di trasferire dei locali in altra zona della città. Certamente non bisogna nascondersi che la questione meriti una risposta, ma dobbiamo anche dire che le risposte della nostra amministrazione ci sono già e il lavoro che si sta facendo per i giovani non può essere nascosto da polemica e nemmeno relegato ad un gruppo di giovani che vogliono divertirsi in un certo modo, talvolta dimenticandosi di non essere soli con comportamenti che vanno oltre la decenza.
Forse se ne parla troppo poco, ma le offerte dei vari assessorati sono da anni in prima linea per tutelare i giovani dallo sballo cercando di proporre loro uno stile di vita che sia garanzia per la loro salute nel rispetto di tutti. Le centinaia di migliaia di contatti che il sito del Progetto Giovani del Comune ha ogni anno è indicativo di come le proposte e il lavoro sia un catalizzatore importante tra i giovani; il quasi raddoppio del numero di prestiti di libri, le presenze di giovani alle mostre al Centro Altinate/san Gaetano dimostrano che c’è una città viva nella quale i giovani hanno voglia di essere presenti e protagonisti. Non dimentichiamo le proposte dell’assessorato allo sport che cerca di offrire ai giovani, attraverso la pratica sportiva, una risposta educativa ed impegnativa che richiede responsabilità e impegno. E poi l’assessorato agli interventi sociali in collaborazione con quello alla scuola che, attraverso la proposta Meeteen stanno portando nelle scuole della nostra città un progetto educativo per prevenire le devianze. E non ultimo, il nostro Comune, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine, sta operando in maniera efficace per la tutela della sicurezza di tutti i cittadini, naturalmente compresi i giovani. Inoltre uno sguardo privilegiato va a quelle centinaia di giovani occupati nel volontariato che, a diverso titolo, dedica parte del loro tempo agli altri.
Riteniamo che la nostra città sia aperta a trecentosessanta gradi e non sia solo il trasferimento di attività economiche da un luogo ad un altro col rischio di ghettizzazione dei giovani creando situazioni che potrebbero sfuggire di mano, la sola risposta da dare ai giovani. Se migliaia di giovani continuano a frequentare la nostra Università e vivere nella nostra città, vuol dire che c’è un’offerta importante e significativa. Tra l’altro, i giovani che frequentano i locali di via Bernina sono una minoranza, ma ce ne sono molti altri che si divertono in altri modi, che forse strepitano molto meno, ma che hanno gli stessi diritti e naturalmente gli stessi doveri.
Il nostro impegno sarà quello di essere aperti al dialogo, di continuare a migliorare i servizi che vengono offerti, di lavorare su nuove proposte e di tutelare il diritto di tutti: di riposare, di divertirsi e di vivere la giovinezza responsabilmente.

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Dò il benevenuto a voi che vi sottoponente al
sacrificio di esserci, di contribuire a questa finestra. Qui dialogo e
approfondimenti troveranno terreno fertile.
Alla fine:


"La laicità, intesa come principio di distinzione tra stato e
religioni, oggi non è solo accettata dai cristiani, ma è
diventata un autentico contributo che essi sanno dare
all'attuale società, soprattutto in questa fase di costruzione
dell'Europa:
non c'è contraddizione tra fedeltà alla Chiesa e attaccamento
all'istanza di laicità".

Enzo Bianchi "La differenza cristiana" ed.Einaudi


"E' un obbligo eterno fra esseri umani non far soffrire la fame ad alcuno quando si ha la possibilità di dargli assistenza"

Simone Weil

"Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano"

Kahlil Gibran