domenica 21 novembre 2010

Alluvione:a mezzanotte la Lega, in vetrina

di Nereo Tiso

Qualche sera fa, quasi mezzanotte guardo un dibattito su Rai 2 condotto dall'ex direttore del giornale La Padania. Presente in studio, Colaninno del PD, Beppe Severgnini, Formigoni, Monica Puppato, e un altro che non ricordo. Collegamento in diretta con Bovolenta e con Zaia a Conegliano. Ma chi vedo tra la folla di Bovolenta? Il sindaco di Treviso Gobbo che, probabilmente portava la solidarietà della sua città a Bovolenta verso mezzanotte del 12 novembre e poi i nostri consiglieri leghisti: Mazzetto, Littamè e Venuleo. Naturalmente, anche loro presenti per solidarietà come il proprio compagno di partito. C'è da crederci!!! Naturalmente nessuno di loro si era accorto della TV, ma solo della... solidarietà.
Assolutamente comprensibile la rabbia della gente, le urla, la disperazione di fronte al dramma che l'ha colpita. Ma cercavo di capire che cosa c'era sotto a quelle urla e a quella disperazione. Solo il dramma? Oppure anche la voglia, definitiva, di non avere più a che fare con Roma ladrona? In fondo,mi veniva da pensare ascoltando le voci dei presenti, che dicessero come i soldi richiesti, giustamente richiesti per coprire gli ingenti danni e che servono per ripartire, per dare fiato ad un'economia in ginocchio, per riparare e le case, riempire le stalle ecc., gli spettavano di diritto quale piccola parte dei tanti soldi che il Veneto dà e ha dato a Roma delle sue tasse e quindi del suo lavoro. Se i nostri soldi fossero rimasti da noi, ci saremmo organizzati e avremmo fatto molto prima e meglio! Si evince...
Ma il governatore del Veneto Zaia, che parla di sciopero fiscale e che cerca di esasperare ed esacerbare gli animi degli alluvionati, qualora ce ne fosse bisogno, dove si trovava in questi anni? A gridare Roma ladrona e vogliamo il federalismo? Ora, naturalmente, cerca di scaricare la responsabilità sugli altri, che non sono altro che i suoi compari di governo. E per questo, ha voluto a rappresentarlo sulla piazza i fidati Gobbo, Mazzetto, Venuleo. Mi dispiace dirlo, cari amici Veneti come me ,che avete votato a man bassa questo governo e il nostro presidente Zaia, non prendetevela con i mulini a vento, ma con coloro che da 16 anni governano questa regione e che si stanno peoccupando ora di ciò che non hanno fatto prima. Vi hanno abbandonato continuando a fare proclami, a fomentare le paure del fisco, dello straniero, ecc. ma senza fare quello che dovevavo. Hanno utilizzato gli "schei" per le inutili feste etnico-padane. Altro che Roma ladrona! L'acqua non è né di dx né di sx, ma le responsabilità hanno un nome e un cognome e su questo non possiamo sorvolare. Io spero che, almeno, ve lo ricorderete.

Nessun commento:

Che fatica partecipare!

Dò il benevenuto a voi che vi sottoponente al
sacrificio di esserci, di contribuire a questa finestra. Qui dialogo e
approfondimenti troveranno terreno fertile.
Alla fine:


"La laicità, intesa come principio di distinzione tra stato e
religioni, oggi non è solo accettata dai cristiani, ma è
diventata un autentico contributo che essi sanno dare
all'attuale società, soprattutto in questa fase di costruzione
dell'Europa:
non c'è contraddizione tra fedeltà alla Chiesa e attaccamento
all'istanza di laicità".

Enzo Bianchi "La differenza cristiana" ed.Einaudi


"E' un obbligo eterno fra esseri umani non far soffrire la fame ad alcuno quando si ha la possibilità di dargli assistenza"

Simone Weil

"Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano"

Kahlil Gibran