domenica 2 maggio 2010

Intervento rendiconto 2009


di Nereo Tiso

Dopo la maratona per l’approvazione da parte di questo Consiglio del bilancio di previsione per l’anno 2010 ci accingiamo a discutere ad approvare il rendiconto del 2009 dopo gli assestamenti e quindi a relazionare sulle scelte fatte da questa amministrazione. Amministrazione che, come tutti ben sappiamo è cambiata nel giugno del 2009 per le avvenute elezioni nel nostro comune. Anche se sussiste una certa continuità, l’amministrazione è cambiata non nel suo sindaco ma in alcuni assessori tre dei quali, come sappiamo, tra l’altro, ora passati al Consiglio regionale.

La prima riflessione che vorrei fare è di natura politica, giusto per sottolineare un tema che da anni sta a cuore ai nostri governanti e non solo, a dir la verità: il federalismo. Ora, chiaramente, i pensieri delle maggioranza di Governo sono altri e ben lontani dai problemi del paese e, naturalmente, dall’agognato federalismo che sembra sempre davanti a noi ma irraggiungibile. Una sorta di miraggio per chi ha sete e si trova nel deserto. In effetti il Governo ci mette di fronte sempre a delle scelte che penso siano imbarazzanti per il Governo stesso ed in particolare per la Lega: continuare ad aumentare i trasferimenti dallo Stato (pensate all’ICI) e a ridurre quelli della Regione. Cioè si fa la legge sul federalismo, si aspetta che entri in vigore tra due anni (questo è tutto da verificare…) e intanto si continua tranquillamente a fare come si faceva prima, se non peggio di prima. Si distribuiscono soldi a chi non se li merita perché ha scialacquato in maniera indecente e illegale addirittura assegnando al sindaco scialacquatore una bella sedia in Parlamento.

Ciò che stupisce infatti, se ci può ancora stupire, è che anche per l’anno 2009 i Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione Veneto verso il nostro Comune, sono diminuiti di 3.920.044,68 di euro mentre i Contributi per trasferimenti per funzioni delegate di 575.213,96, per un totale di euro 4.495.258 rispetto al 2008. Dallo Stato, invece, per trasferimenti correnti, il nostro Comune ha ricevuto complessivamente 2.570.035,29 euro in più del 2008. Naturalmente a somma algebrica.

Uno straordinario esempio di federalismo della contraddizione che passa sempre al attraverso al tanto detestato centralismo che ormai, definirlo di comodo, è un eufemismo. Mi sa che il federalismo centralizzato sia un’operazione consolidata. E la Lega, che ne è sempre stata paladina, se ne sta in silenzio sugli scranni del Parlamento mentre i suoi sindaci, assieme a quelli del centrosinistra e di altri schieramenti politici, continuano a protestare e a fare le loro battaglie per avere un federalismo fiscale pari al 20% delle quote IRPEF versate dai cittadini del proprio comune allo Stato e continuano a lamentarsi della strozzatura causata dal patto di stabilità, soprattutto per i comuni virtuosi.

Ma veniamo ora a ciò che nella Relazione al Rendiconto della Gestione 2009 vengono chiamati “scostamenti più significativi, maggiori del 4%) e che mostrano nel dettaglio le scelte della Regione per l’anno 2009 e che, come abbiamo visto nel bilancio di previsione 2010, si sono ripetute e aggravate nel bilancio di previsione 2010.
Si sono avute minor entrate dalla Regione per attività culturali, nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, per assistenza agli immigrati, ai minori stranieri non accompagnati, per l’assistenza all’infanzia, per assegno di cura e attività sociali. Inoltre si sono ridotti i contributi regionali per assistenza e servizi alla persona che vanno a cadere soprattutto sull’assistenza domiciliare. Un copione che abbiamo visto anche nel Bilancio di previsione per il 2010.

Mi sembra che ci sia veramente stato il famoso stillicidio delle somme a favore dei servizi sociali che hanno pesato e, come sappiamo, continuano a pesare nella nostra amministrazione che deve fare i conti, invece, in altro modo e con altre prospettive. In effetti, si evince dal rendiconto, che i servizi, anche quelli non più finanziati dalla Regione, sono stati comunque garantit dalla nostra amministrazione mantenendo lo standard che tutti conosciamo. I servizi alla persona non possono essere tagliati nonostante i magri trasferimenti. Infatti, se andiamo a vedere, ad esempio, il trend di crescita di investimento di risorse per l’istruzione pubblica, si è passati ad avere quasi 3 milioni in più rispetto al 2007. Da sottolineare l’importante somma per il servizio mensa che anche nel 2009 è stata affrontata dal Comune senza escludere nessun bambino dal pasto nonostante molti siano risultati morosi.

L’obiettivo è quello di perseguire i furbi che risultano praticamente “poveri” presentando false dichiarazioni ISEE. Si continua una efficace attività di controllo in collaborazione con le autorità competenti per scovare i falsi poveri e riuscire ad aiutare effettivamente chi ne ha bisogno con un sostegno vero, capace di garantire dignità alle famiglie senza penalizzare e discriminare i bambini. In effetti la delibera votata dalla Giunta il 17/12/2009 conferma la necessità di una partecipazione alle spese con una quota, anche minima, da parte di tutte le famiglie che usufruiscono del servizio seppur stabilita in maniera differenziata. Naturalmente sempre tenendo conto, come stabilito dalla libera, di situazioni complesse di reale necessità e dimostrate attraverso la presentazione della documentazione prevista. Chi ha bisogno deve essere aiutato. A sottolineare l’importanza del servizio garantito a tutti coloro che ne hanno necessità e l’attenzione che questa amministrazione ha nei confronti dei più deboli, abbiamo presentato un emendamento a firma Berno, Tiso, Busato e altri nel quale si chiede di utilizzare l’avanzo non vincolato che risulta dal rendiconto 2009 pari a 867.254,07 al finanziamento di emergenze sociali. Certo è che non ci permettiamo di far ricadere sui bambini le difficoltà dei genitori, meglio se non italiani, come qualche comune del nord a guida leghista. Penso che quel sindaco e quelle persone dovranno vivere veramente male nel fomentare la discriminazione…a tutti i costi.

Ma dobbiamo anche dire che notevoli sono stati gli investimenti per la messa a norma degli edifici scolastici in tutta la città, per la manutenzione ordinaria e straordinaria, per rendere più vivibili e sicure un numero sempre maggiore di scuole sia del centro città che della periferia. Questa linea di spesa, come sappiamo, verrà mantenuta anche per il 2010: i pochi i fondi verranno spesi stabilendo le priorità e le necessità.

Tornando alla situazione dei trasferimenti e spalmandoli su ogni cittadino, il Comune di Padova ha incassato Euro 272,65 dallo Stato a fronte di Euro 131,72 dalla Regione. Un chiaro esempio di come i trasferimenti dallo Stato Centrale siano superiori a più del 50% rispetto a quelli della Regione. E, come sappiamo, anche per quest’anno la situazione non si è modificata.
Ma nonostante il miglior trasferimento pro-capite dallo Stato, la nostra città risulta penalizzata rispetto ad altre città del Veneto come Verona, con euro 334,60; Venezia, con euro 353,67. Ma ciò che stupisce, ma penso dovrebbe stupire maggiormente i colleghi della Lega, che a città del sud i trasferimenti pro-capite quasi raddoppiano, almeno in un caso, quelli della nostra città. Infatti, troviamo Messina 471,99; Taranto 393,65; Reggio Calabria 309,62.

Evidentemente ci saranno dei motivi poiché Padova riceve così poco dallo Stato rispetto alle altre città. Ma ci saranno degli altri motivi per cui le altre città, in modo particolare alcune del sud, ricevono quote di trasferimenti che, nel caso di Messina, quasi raddoppia quella stabilita per la nostra città. Si continua a perseverare nelle regalie di Stato? Si trasferisce in funzione ai bisogni? Si trasferisce in funzione di quante imposte vengono versate dai cittadini di queste città? Comunque sia, a fronte di numeri di abitanti simili, il trasferimento statale per la nostra città risulta inferiore. Evidentemente il federalismo della Lega e del Governo, mostra grossissimi limiti di redistribuzione della ricchezza penalizzando i virtuosi e premiando gli altri. Un bel programma centralista e una pessima prospettiva federalista.


Infatti solo il 22,5 per cento delle imposte incamerate dallo Stato vengono successivamente restituite agli enti locali mentre il 77,5 rimane all’erario. Alla fine qualcuno ci dovrà dire con quali strumenti e in quale modo potrà aumentare il 22,5 per cento che può interessare tutte le amministrazioni locali d’Italia e quindi anche la nostra e poter dare maggiore respiro all’azione amministrativa investendo più risorse a favore dei cittadini. Questo, al momento, viene fatto con grande difficoltà, ma diciamo anche con grande sapienza dalla nostra amministrazione.

Vorrei sottolineare poi, che anche nel 2009 il patto di stabilità erodeva possibilità e opportunità di sviluppo e di servizio nella nostra città riducendone così l’autonomia. Ed è proprio che sulle pagine di un noto giornale comunista, il Sole 24 ore, veniva scritto con chiarezza che il Patto di Stabilità riduce del 30% la possibilit6à d’investimento da parte dei comuni.

Comunque, la nostra amministrazione ha saputo mantenere e garantire i servizi sociali e in particolare quelli per le scuole. Inoltre ha investito somme importanti nell’aumentare il verde pubblico, la ciclabilità e la viabilità (pensiamo al Sarpi-Dalmazia) e quindi per migliorare la vita dei cittadini
Ora che sta cambiando il corso della politica in questa Regione con l’elezione del leghista Zaia dopo Galan, certamente dovremo aspettarci una svolta epocale sul federalismo per poter trasformare in modo sessile questa regione impantanata per 15 anni. Sarà in grado il Presidente di superare gli ostacoli posti dai suoi ministri ed ex colleghi di Roma? Potrà dimostrare autonomia nel sostenere con forza la necessità di un patto di stabilità meno oppressivo nei confronti delle amministrazioni locali? Vorrà, sostenere, o meglio: gli sarà conveniente sostenere la proposta dei sindaci di tutti i colori politici che, con l’unica proposta immediata e concreta che finora è stata fatta, chiedono che il 20% delle tasse rimanga ai comuni a mezzo addizionale comunale? Queste sarebbero scelte importanti che ci aiuterebbero nel rendere maggiori e migliori servizi ai nostri cittadini
Certamente vigileremo e provocheremo perché le svolte, quelle epocali che guardano al futuro, sono necessarie a tutti e non guardano ai colori. Credo però che le chiacchiere finora sentite e le evidenti contraddizioni che si manifestano nei partiti di Governo, ci inducono a vedere un futuro buio.

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Alla fine:


"La laicità, intesa come principio di distinzione tra stato e
religioni, oggi non è solo accettata dai cristiani, ma è
diventata un autentico contributo che essi sanno dare
all'attuale società, soprattutto in questa fase di costruzione
dell'Europa:
non c'è contraddizione tra fedeltà alla Chiesa e attaccamento
all'istanza di laicità".

Enzo Bianchi "La differenza cristiana" ed.Einaudi


"E' un obbligo eterno fra esseri umani non far soffrire la fame ad alcuno quando si ha la possibilità di dargli assistenza"

Simone Weil

"Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano"

Kahlil Gibran