domenica 29 novembre 2009

Difficoltà delle scuole paritarie per mancanza di finanziamenti


Video dal Consilgio Comunale



Assessore Piron

Vorrei sottoporle la situazione delle scuole paritarie, in particolare le scuole dell’infanzia.

Leggo da più parti e anche recentemente, che la situazione delle scuole dell’infanzia paritarie, nidi integrati, centri d’infanzia, soprattutto quelle parrocchiali ma non solo, sono in grossa difficoltà. Il rischio è che ne possano chiudere almeno 1 su tre con conseguenze gravissime per i bambini che non troverebbero una collocazione e per le loro famiglie che non saprebbero come gestirli.

Tra l’altro un grido d’allarme viene anche dal card. Scola che sottolinea la gravità della situazione affermando come ben il 68% dei bambini frequentano le scuole dell’infanzia paritarie cercando di capire come la questione sia una importante questione sociale ma anche la possibilità di una riduzione degli anni scolastici dei bambini sottraendoli così ad un importante progetto educativo.

Certo è che i finanziamenti del comune di Padova sono stati aumentati di 300.00 euro l’anno a partire dal 2008 passando 1.512.000 euro annui. Un finanziamento importante che, tra l’altro, è il più alto di tutti i capoluoghi di provincia del Veneto.

Ma anche i numeri sono importanti: 45 scuole con circa 3700 bambini che sono costrette ad aumentare talvolta in modo considerevole le rette o cercare finanziamenti per riuscire a sopportare i costi della gestione.

Pertanto chiedo all’assessore Piron:
1- Quali possibilità ci sono per riuscire ad aiutare le scuole dell’infanzia paritaria? Si possono pensare ulteriori finanziamenti da parte del comune?
2- Visto che la regione ritiene le scuole dell’infanzia un servizio sociale e che i contributi si sono ridotti a fronte di un aumento dei costi di gestione, cosa il comune intende fare anche attraverso l’ANCI per sollecitare la Regione ad aumentare il contributo dato che è il più risibile a fronte di quello statale e comunale?

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Dò il benevenuto a voi che vi sottoponente al
sacrificio di esserci, di contribuire a questa finestra. Qui dialogo e
approfondimenti troveranno terreno fertile.
Alla fine:


"La laicità, intesa come principio di distinzione tra stato e
religioni, oggi non è solo accettata dai cristiani, ma è
diventata un autentico contributo che essi sanno dare
all'attuale società, soprattutto in questa fase di costruzione
dell'Europa:
non c'è contraddizione tra fedeltà alla Chiesa e attaccamento
all'istanza di laicità".

Enzo Bianchi "La differenza cristiana" ed.Einaudi


"E' un obbligo eterno fra esseri umani non far soffrire la fame ad alcuno quando si ha la possibilità di dargli assistenza"

Simone Weil

"Salvaguardare i diritti degli altri è il fine più nobile e bello di un essere umano"

Kahlil Gibran